In quel gol c’è qualcosa della magìa di Bruno Giordano a Torino contro i granata, nell’anno del primo scudetto: la vedete in foto, disegnata da Paolo Samarelli, grazie a un grande amico di Extranapoli che ci ha regalato un incredibile tesoro

Aver fatto 2-2 con una difesa e un centrocampo così in fondo è un miracolo. Con tutta la comprensione per il mancato ritiro, il retro-voto di Higuain non può andare oltre Nicola Amoruso

Britos è l’unico che aveva capito tutto, infatti ha picchiato alla Matteo Contini. Jorginho ha la mobilità di Marcolin

Tutti noi segretamente teniamo la statistica dei cross di Maggio e delle puttanate di Britos. Se aggiungete che il Pipita ne avrà ingarrata mezza, si capisce che il pareggio riacciuffato ieri sera è un mezzo miracolo

Forse dovremmo ricordarci che siamo stati noi a strappare il biondo brasiliano al suo paradiso subtropicale. Britos ancora sconvolto all’idea di essere l’asso nella manica di Benitez

Un precedente per la prodezza a porta vuota di Josè Maria? Solo le giocate della nostra ala ai tempi della serie C. Higuain? Servirebbe una via di mezzo tra Careca e Nicola Amoruso. Ma non esiste

Albanese come Gino Palumbo, Sollazzo come Carratelli e Zaccaria degno di Gianni De Felice: stavolta i voti sono per gli extrabloggers, con l’abbinamento alle penne azzurre del passato. La festa per il nostro genetliaco continua. E scusate se è poco

Il vero problema è capire in che posizione inserire Britos nella collezione dei terzini sinistri improbabili. Ma non è da sottovalutare la scelta dello psicoterapeuta, che avrebbe un effetto balsamico per molti dei ragazzi di Benitez

RETRÒ-PAGELLE FINALI. Diversi giocatori guadagnano l’accostamento a grandi ex azzurri. Ma non è facile trovarne uno che renda l’idea della strepitosa stagione di Calleti: ci viene in mente solo Tore Bagni, guerriero silenzioso come lui

RETROPAGELLE. Non era una gara facile per Christian, che è anche un ex doriano, ma si è fatto apprezzare per umiltà e dedizione. Chissà che l’ingiustizia della gioia rovinata da Mustafi non sia l’ultima scintilla che mancava per rivedere il vero Hamsik