Caro Gonzalo, guarda solo avanti

Perché Higuain deve lasciarsi alle spalle la delusione mondiale e pensare solo al Napoli
  • calciomercato.it

    di Antonio Moschella

    Come un pugile suonato. Così appariva Gonzalo Higuain durante la consegna della medaglia d’argento al Maracaná. In effetti la ginocchiata con la quale Neuer lo ha steso in area avrebbe messo K.O. chiunque, e lui, che aveva iniziato disastrosamente la finalissima angolando un tiro che se fosse stato calciato di punta sarebbe stato l’1 a 0, e al quale avevano annullato (giustamente) un gol poco dopo, non è riuscito più a incidere, poco servito da un Messi anonimo e non agevolato dall’uscita di Lavezzi per un inconsistente Agüero.

    Il mondiale di Higuain è stato deludente, non prendiamoci in giro: gli unici acuti che ha avuto durante il suo soggiorno in Brasile sono stati il gol con il Belgio e una sponda a Messi nella vittoria dell’Argentina contro la Bosnia. La sua lentezza nel riprendersi dagli infortuni è stata sicuramente decisiva, anche se in generale tutta la compagine di Sabella ha espresso un gioco poco propositivo ed è andata avanti più per il cuore che per altro.

    Gonzalo, che sognava di imitare l’inimitabile e di ripetere l’irripetibile (Maradona se non si fosse capito), è rimasto invece con l’acquolina in bocca, senza poter finalmente saggiare quanto di più dolce possa esserci per un calciatore, due mesi dopo la vittoria del Real Madrid, sua ex squadra, in Champions League.

    Adesso sta a lui però farsi forza e rendersi conto che a Napoli può avere la sua rivincita. Il primo anno di assestamente è stato molto positivo, ma tutti sanno che lui può dare di più. Con l’adeguata preparazione agli ordini di Benitez il Pipita può cominciare con il piede giusto la nuova stagione.

    Avrà anche voglia di smentire le malelingue che lo vedevano vicino al Barcellona. Le dichiarazioni senza né capo né coda di un Messi annoiato dalla mancanza di amichetti del cuore in squadra, dopo la partenza di Pinto, avevano scatenato una tormenta emozionale e in molti avevano dubitato del suo attaccamento alla maglia.

    È arrivato il momento di chiudere la bocca a tutti, caro Gonzalo. Il San Paolo ti aspetta. A te sta solo guardare avanti senza rimpianti per il recente passato, perché di storia, a Napoli, come mi disse proprio tuo padre in un’intervista, ne potrai scrivere tantissima di tuo pugno, se vorrai.

    Condividi questo post