Napoli-Roma, il pronosticone

Mertens e Higuain tra i marcatori più gettonati. Ma la vera sorpresa potrebbe arrivare dalla panchina, dove Rafa medita di calare tutti gli assi carioca a sua disposizione, compreso Bruno “Santos a giugno” Uvini
  • Francesco Albanese – 90’ di emozioni, ma nulla accade. Pali, rigori sbagliati. Insomma la palla sembra non voler entrare in nessuna delle due porte. Vengono concessi tre minuti di recupero. Miracolo di Reina su Destro, Ghoulam respinge il pallone e lancia l’ultimo assalto. Quattro contro quattro. Higuain riceve spalle alla porta e indovina il corridoio per Mertens libero in area. Il belga finta il tiro con il sinistro e si porta la palla sul destro, per rubare il tempo a Benatia decide di calciare di punta…

    Domenico Zaccaria – Gara spettacolo e calcio offensivo? Macché, Napoli-Roma è una gara bloccata e lo 0-0 sembra inevitabile. Finché il Pipita non la sblocca e regala al Napoli la finale.

    Boris Sollazzo – Benitez stupisce tutti. Inler si ritrova vicino Henrique a centrocampo, Jorginho è sulla linea dei trequartisti, Hamsik in panchina. E dietro, neanche a dirlo, Bruno “Santos a giugno” Uvini. Sgomento tra il pubblico dello stadio e di tutti i salotti, nessuno capisce la geniale scacchiera di Benitez. Cominciano a intuirlo quando sull’asse carioca, dopo solo dieci minuti, succede qualcosa di meraviglioso. Uvini libera in mezza rovesciata, Henrique stoppa di petto e di esterno lancia Jorginho. Supera Castan, il regista, poi fa partire un bolide. Rete, Napoli sogna. Che meraviglia, il San Paolo canta, la felicità è al massimo, gli azzurri sono una macchina perfetta. La Roma non sa come fare, non l’abbiamo mai vista così in difficoltà. Ecco perché al 45imo il pareggio arriva come uno schiaffo dolorosissimo. Strootman lancia Ljajc. Almeno un metro di fuorigioco, ma un gol illegale contro la Roma dobbiamo sempre prenderlo. Ciò che è straordinario, però, è come rientrano i partenopei nel secondo tempo. Uvini e Raul Albiol chiudono ogni spazio, il Napoli attacca come nel primo tempo con il Milan, con prisa e sin pausa. Ma non entra. Ci prova anche un incontenibile Mertens entrato nell’ultima mezz’ora. Tre pali, un salvataggio sulla linea, due rigori negati. Sembra finita. Al 93imo sale persino Reina su un calcio d’angolo: il suo colpo di testa finisce all’incrocio dei pali. Il quarto legno. Ma questa volta c’è Bruno a raccogliere la ribattuta. In rovesciata, la sua specialità. 2-1. Lacrime di gioia sgorgano da decine di migliaia di persone. Roma è nostra.

    Errico Novi – È la prima vera grande notte del San Paolo, Champions a parte. Al momento di pubblicare, dal bunker giallorosso filtrano spifferi sulla probabile esclusione di Totti. Senza di lui i giallorossi perdono parte della loro forza. La differenza tra noi e loro è che noi siamo più forti in fase offensiva e loro hanno una difesa superiore. Ma Maicon e Benatia vengono dati piuttosto acciaccatelli. Comunque il discorso è che la nostra onda d’urto fa paura. Quindi direi 3-1, con gol di Higuain, Florenzi, Callejon e Mertens.

    Condividi questo post