Higuain come Jeppson: “È carut ’o Banco ’e Napule”. Le retrópagelle

Una notte da panico per il Pipita, simile agli istanti che seguirono il primo ruzzolone dell’asso svedese nel 1952. Poi il pernacchio liberatorio indirizzato alle cicciuettole. Jorginho ci fa pensare a Bogliacino, soprattutto per la tenuta atletica
[Foto: lechampions.it]

di Errico Novi

REINA – Chissà come si dice “vire ’sta lota” in castigliano. Perché è sicuramente quello che Pepe ha bisbigliato a mezza bocca dopo il secondo retropassaggio assassino di Britos. IEZZO

HENRIQUE – Certe volte arriva in ritardo sulla palla, colto di sorpresa dal fatto che i compagni prendano sul serio questa sua nuova vita da terzino. DAINIELE DAINO

ALBIOL – Dopo la capata ha fatto un cambio di gioco demenziale, degno di Salvatore Fresi. Poi è tornato in sé grazie a un urlo di Reina che avrebbe svegliato anche Lamberto Dini (quello che fu capace di addormentarsi mentre Fini, a mezzo metro da lui e con la vena da fuori, gridava “che fai mi cacci?” a Berlusconi). SCARLATO

BRITOS – L’estate scorsa, in un villaggio turistico in Puglia, a un certo punto si sparge la voce che tra gli ospiti c’è Fausto Leali. Lui resta invisibile per un po’, finché capisce di essere il principale argomento di discussione del resort (sic!), sale sul palchetto del bar e canta due canzoni, “Mi manchi” e “A chi”. Ecco, Britos è come lui: a Milano ha fatto una partita normalissima, ma due cazzatelle per gli amanti del brivido le ha sempre pronte. ARONICA

GHOULAM – Ordinato, addirittura precisino, insomma un discreto difensore che non gli trovi una sbavatura manco nel taglio delle basette. Chissà se Zuniga saprà esibire anche a destra i passi del suo irresistibile tip-tap. FRANCINI

INLER – Fosse entrato quel pallone sarebbe stato un po’ come la tripletta di Vargas all’Aik Solna: il giorno di gloria dell’uomo qualunque. OTTAVIO BIANCHI (che da giocatore fu un ottimo mediano, anche nel Napoli)

JORGINHO – L’amico Lello, presso la cui edicola mi sono rifornito per anni di ogni genere di conforto, è solito apostrofarmi così, quando dico sciocchezze: “Erri’, tu ’e ’a magna’ ’nu poco ’e cchiù”. Ecco, lo penso con tutto il cuore anche io del nostro Jorge Luiz Frello Filho. BOGLIACINO

CALLEJON – E chissà come si dice “pe’ ’na ’ntecchia”, in castigliano. IGOR PROTTI

MERTENS – Alquanto ammosciatello rispetto ai suoi standard abituali. E pure un po’ chiattillo con Insigne quando Lorenzo sbaglia di 3 centimetri la misura di un passaggio. MASCARA

INSIGNE – Al posto suo, di fronte a certi atteggiamenti altezzosi di Higuain e Mertens, ci saremmo abbandonati alla classica scena del carrettiere. Il ragazzo cresce. OSCAR “FLIPPER” DAMIANI

HIGUAIN – Tancredi Palmeriiii????? (segue effetto sonoro analogo a quello che Totò pospone all’esclamazione “onorevole?!?” nella scena del treno di Totò a colori (per chi non conoscesse Tancredi Palmeri prego leggere qui). JEPPSON (“È carut ’o Banco ’e Napule”)

HAMSIK – Eppur si muove. MONTEZINE

PANDEV – Peccato, l’avesse buttata dentro s’era già preparato un bel “Erick, chist è pure pe’ tte” in indonesiano. SV

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