La playnapolist di Napoli-Milan

Note e testi per una serata azzurra da ricordare per tanti motivi.
  • di Raffaele Calvanese

    E’ stata una serata di arrembaggi, di rivalsa e di bel gioco. Il Milan ha giocato ad una sola porta, la sua. Probabilmente Andujar verrà tassato della quota parte del suo stipendio per stasera, perché non ha nemmeno cambiato la maglietta tra primo e secondo tempo. Il Napoli forse ha sudato anche di più di quanto avrebbe dovuto, ma alla fine ha demolito il Milan e vendicato l’insulsa vittoria rossonera dell’andata.

    Dargen Damico - Amo Milano

    Amiamo tutti Milano, nessuno la tocchi, nessuno osi imbrattarla, e nessuno osi parlarne male. Questo Milan è un insulto alla sua storia. Inzaghi non è preparato a gestire una squadra così. I calciatori che lo compongono sono mediocri e pretenziosi, sudano poco, corrono poco, altri sono inesperti. Stasera a Napoli si sono trovati in 10 dopo nemmeno un minuto perché al Napoli sono bastati 40 secondi per trovarsi a tu per tu col portiere. Ma tutto questo per Sky non significa nulla, perché a sentire il dopo-partita pare che sia il Milan ad aver vinto tre a zero. A noi tifosi azzurri resta la consapevolezza che il nostro calcio quando gira a dovere è il più bello d’Italia.

    Blitzkrieg Bop - Ramones

    Pronti via, 40 secondi eravamo già davanti a Diego Lopez. La tattica, la qualità e la voglia di dimostrare che non siamo quelli svagati di Empoli. Riprenderci il nostro gioco, il nostro pubblico e la voglia di vincere dopo Empoli era d’obbligo. I maligni potrebbero dire che col Milan era troppo facile. Invece non è stato così, abbiamo schiacciato i rossoneri per una intera partita. La squadra ha subito piazzato un blitz ai diavoli rossoneri, antichi rivali che oggi ci guardano dal basso verso l’alto, non era usuale fino a poco fa, potrebbe diventare abituale se continuiamo con questa mentalità.

    The Future - Casino Royale

    Ogni stop è solo un altro start, il tempo non si ferma tic-tac.

    Il futuro è la parola d’ordine del Napoli targato Rafa, gran parte del suo futuro lo sta vivendo già adesso, mentre fa la storia, mentre aspetta una storica semifinale di Europa League. Lo stop era stato a Empoli, lo Start è stato il Milan. Lo abbiamo annientato sul piano del gioco e dell’intensità, come avversario lo abbiamo rispettato senza abbassare la guardia, attaccando senza esclusione di colpi, a viso aperto e forse ci stava anche qualcosa di più. Il futuro è anche l’esordio di Luperto, un gran bel centrocampista che potrebbe simboleggiare la rinascita del giovane Napoli, che invece di alimentare le altre squadre può cominciare a lanciare i campioni già col bollino azzurro DOC.

    One Year of love - Queen 

    3 Maggio 2014 / 3 maggio 2015 

    D’amore non si muore, #CiroVive 

    Da parte azzurra dopo la morte di Ciro c’è stata tanta pazienza, ma anche da un certo punto di vista, rassegnazione. I più lungimiranti quella dannata sera della finale di Coppa Italia dello scorso anno sapevano che nonostante quella violenza non sarebbe cambiato nulla, e infatti a un anno di distanza non è cambiato praticamente nulla. Molte parole, pochi fatti, l’unico ad essere stato arrestato è Gennaro De Tommaso, la carogna, come molti lo conoscono. C’è molto pressappochismo e tanto abuso di luoghi comuni, fino a pochi giorni fa ancora la madre di Ciro era oggetto di accuse su vari striscioni nella curva della Roma. Rispondere con i fatti, rispondere sfatando questi luoghi comuni rimane sempre la scelta vincente, purtroppo gli interlocutori istituzionali al momento non risultano essere per nulla all’altezza.

    Le abitudini - 24 Grana 

    Il silenzio stampa, fortemente criticato da tutte le emittenti televisive, continua senza sosta. Il silenzio in questo caso, mai come stasera è d’oro. Una settimana fa è stato utile a non dire fesserie, stasera è utile a non fare il passo più lungo della gamba. Le abitudini vanno rispettate, continuiamo fino a che questa andrà bene. Giovedì ascolteremo di certo, per regolamento, le impressioni nel post semifinale. A noi in questo momento bastano i fatti, basta il gioco. La narrazione del calcio lasciamola agli esperti, lasciamola a chi sa trarne qualche morale che riesca ad astrarsi dai soli 90 minuti.

     

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