Lazio dalla crisi nera al rilancio con il tocco del vecchio Edy

Gli avversari di Coppa Italia visti da vicino: il tecnico ha rimesso in sesto i biancocelesti con la sua qualità più importante, l’equilibrio. Più filtro in mediana e coppia centrale Biava-Dias riportata ai livelli di un tempo
  • di Paolo Colantoni*

    Igli Tare fa un dispetto a Edy Reja eliminandolo dalla Coppa Italia.

    Leggendo questo, qualche tifoso biancoceleste penserà all’ennesima guerra fratricida che sconvolge il mondo laziale. In realtà si tratta di un semplice ricordo legato all’ultima sfida tra Lazio e Napoli nella Coppa Italia. Storia di un ottavo di finale disputato al San Paolo a gennaio del 2008. Tare giocava al centro dell’attacco laziale e con un colpo di testa in tuffo eliminò il Napoli guidato da Edy Reja. Oggi a distanza di sei anni i due stanno provando a ricostruire una Lazio passata frettolosamente dall’esaltazione post ventisei maggio, alla depressione cosmica. Frutto di una campagna acquisti estiva basata su giocatori ancora acerbi e su un inizio di stagione caratterizzato da equivoci ed errori. Aspettare Natale per esonerare un tecnico come Petkovic, in evidente confusione, è stato un errore gravissimo. Riportare il vecchio Edy sulla panchina laziale è stata la scelta più logica.

    Reja ha trasformato la Lazio sfruttando la sua dote migliore: l’equilibrio. Con un atteggiamento più guardingo e mettendo in campo una squadra più equilibrata e meglio assortita, ha riportato risultati, convinzione e fiducia. Al contrario del suo predecessore, che continuava a sguarnire una difesa già di per sé non irresistibile, chiedendo ad attaccanti e mediani un pressing altissimo, Reja ha rimesso le cose a posto. Riportando Ledesma davanti ai centrali e chiedendo agli altri centrocampisti di raddoppiare gli avversari, anche i tanto bistrattati Biava e Dias sono tornati ai livelli di due anni fa, quando sotto la guida del tecnico goriziano divennero una delle coppie difensive più affidabili della serie A.

    Con il ritorno del loro vecchio tecnico i biancocelesti hanno iniziato una lenta, ma inesorabile risalita: neanche il più ottimista tra i sostenitori avrebbe mai immaginato di passare il turno in Coppa Italia, di fermare la Juventus (dopo dodici successi consecutivi) e di battere Inter e Udinese. Risultati più che lusinghieri, che hanno riportato una Lazio allo sbando a soli cinque punti dalla zona Europa League.

    Con il morale alle stelle e con la consapevolezza di essere tornata una squadra affidabile, la Lazio scende a Napoli per provare l’ennesimo miracolo. Reja vorrebbe fare un dispetto ai suoi vecchi tifosi e regalare ai biancocelesti il derby con i cugini in semifinale. Riuscirà ad ottenere il massimo anche dalle seconde linee? Sarà in grado di affidarsi a pieno titolo a quei giovani che in passato ha spesso accantonato? In caso di risposta positiva conquisterà definitivamente un pubblico che lo ha accolto con scetticismo, e il rapporto con Tare sarà molto più solido: spazzando via le incomprensioni del recente passato (soprattutto sul mercato) e quello scherzetto di sei anni fa...

    *Conduttore di 56 Lazio su Teleroma 56

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