La ricerca del se

Lo sport preferito dagli italiani? Altro che il calcio, è il dietrologismo. Lo dimostrano i giudizi sul Napoli in questa strana e controversa stagione
  • di Nello Del Gatto

    I puristi della grammatica italiana avranno notato subito che il titolo non si riferisce alla teoria psicologica che rese celebre lo psicoanalista austriaco Heinz Koht (in quel caso “sé” ha la “e” con l’accento acuto), ma alla congiunzione legata spesso a dubbi o ipotesi.

    Già perché in questi momenti, nei quali si cominciano a tirare le somme e si fanno ipotesi sul futuro, il se identifica lo sport preferito degli italiani che non è il calcio, bensì il dietrologismo.

    Facciamo anche noi questo gioco. Non diamo risposte, quelle se le trova ognuno, con l’impegno di non sostituire le frasi con il se alle risposte. Le abbiamo raccolte alla rinfusa, leggendo blog, twitter, ascoltando programmi, leggendo articoli.

    Il gioco serve soprattutto a capire quanto noi tifosi siamo incontentabili, bipolari, anaffettivi se non nei confronti dell’idea di un vessillo, critici per natura.

    La mia personale opinione è che abbiamo fatto quello che potevamo, un campionato all’altezza delle nostre possibilità e che due coppe in due anni, con una semifinale di EL, con buoni piazzamenti in campionato, mi fanno vedere il bicchiere mezzo pieno.

    Certo, a tutti piace vincere, ma lo sport è anche sofferenza, per chi lo pratica e per chi lo vive. Il tutto e subito non mi appartiene. Io sono tra quelli che preferisce essere dal terzo in poi per non essere secondo. Perché il secondo lascia rimpianto e rammarico, il terzo o giù di lì da l’impressione di aver guadagnato qualcosa ed essersi lasciato gli altri dietro.

    Se De Laurentiis avesse fatto una campagna acquisti come si deve, adesso avremmo vinto campionato e Europa League.

    Se Benitez avesse schierato meglio Hamsik, sarebbe stato meglio.

    Se non avesse giocato De Guzman, avremmo vinto sicuro.

    Se avessimo avuto Mihailovic o Montella, avremmo giocato meglio.

    Se non ci fosse stato Benitez, la squadra avrebbe avuto un carattere più forte.

    Se non ci fosse stato Benitez non sarebbero venuti Higuain e Callejon.

    Se non ci fosse stato Benitez, non avremmo vinto le coppe.

    Se Benitez non avesse fatto giocare a lungo Rafael, non avremmo peso così tanti gol.

    Se De Laurentiis e Bigon accontentavano Benitez, avremmo avuto difesa e centrocampo più forti.

    Se non avessimo avuto quella difesa gruviera, avremmo vinto il campionato.

    Se gli arbitri non ci avessero ostacolati, sarebbe stato tutto diverso (un classico).

    Se non avessimo sbagliato tanti rigori, avremmo vinto più partite.

    Se non avessimo perso con le squadre più scarse ora staremmo al secondo posto.

    Se Higuain non fosse così nervoso, segnerebbe di più.

    Se Insigne fosse più preciso e incisivo, sarebbe un secondo Mertens.

    Se non avessimo avuto Mertens, staremmo in B.

    Se i gol li deve fare David Lopez, significa che stiamo inguaiati.

    Se la Roma fa il biscotto con la Lazio è dimostrazione che Lotito non vuole il Napoli in testa.

    Se De Laurentiis appoggia Tavecchio, sicuramente il Napoli non subirà torti.

    Se avessimo preso Mascherano a centrocampo sarebbe stata tutta un’altra cosa.

    Se il Napoli prende Strinic sicuramente si rinforza in difesa.

    Se gioca Zapata, sicuro segna.

    Se Benitez toglie Hamsik per Gabbiadini, significa che non capisce niente.

    Se De Laurentiis fosse stato più diplomatico, in Europa conteremmo di più.

    Se De Laurentiis mettesse i soldi invece degli annunci, avremmo una squadra migliore.

    Se Maradona allenasse il Napoli vinciamo la Champions League.

    Se Bielsa viene a Napoli mi tatuo la faccia di De Laurentiis sul braccio.

    Se avessimo confermato Reina, a quest’ora a Berlino ci andavamo noi

    Se De Laurentiis sapesse comunicare, saremmo una società europea

    Se De Laurentiis non si fissasse su monte ingaggi e diritti immagine, i veri campioni verrebbero al Napoli.

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