Napoli-Young Boys...il derby del latte

Un giornalista e docente italiano, impegnato alla conquista di Firenze anche lui, racconta come la partita di oggi gli faccia tornare in mente l'infanzia. E uno scontro di classe tutto vissuto attorno a un cartone di latte
  • di Gennaro Carotenuto

    Giornalista partecipativo, docente, esperto di America Latina, il prof. Carotenuto ci regala un suo ricordo, una splendida associazione di idee legato al match di stasera in Europa League. E lo fa poco prima di allenarsi per conquistare Firenze, anche lui.
    Lo aspettano, infatti, 15 chilometri di corsa perché, il 30 novembre, affronterà la maratona del capoluogo toscano.

    Sono stato cresciuto col latte della centrale. Era il latte pubblico, il latte del popolo e veniva in una busta gialla dalla forma simile a una piramide.

    L'alternativa era il Latte Berna, in bottiglia di vetro, ed era il latte privato, il latte dei ricchi.
    Non credo di aver mai bevuto il Latte Berna, anche se stavano fianco a fianco nella latteria di Largo Volpicelli.

    Sono passati mille anni, ma la città di Berna mi evoca sempre e comunque il latte. Latte napoletano, non latte svizzero. Il latte dei ricchi.

    Battiamoli in memoria del latte della centrale.

    Per me oggi è un derby.

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