Cari amici tifosi Rafa ai quattro attaccanti non rinuncia

Benitez non cede a chi reclama una squadra più coperta: "Inserire Dzemaili sulla linea dei trequartisti? Ci ho pensato ma preferisco un Napoli offensivo. Qualificazione Champions ancora in gioco"
  • di Francesco Bruno

    Allontanata con la roboante vittoria contro la Lazio la nube di una crisi che appariva minacciosa dopo i precedenti tre risultati negativi, in casa Napoli si può tornare a guardare con rinnovata fiducia a questo finale di girone di andata che, salvo sconvolgimenti inattesi, presenterà una lotta a tre con Roma e Juventus per il titolo di campione d'inverno. Il calendario propone un trittico di gare fondamentali per le ambizioni, almeno europee, degli azzurri, e Benitez ne è consapevole. "Quelle contro Udinese, Arsenal e Inter sono gare importanti", afferma il tecnico spagnolo, "possono fare la differenza tra l'essere in Champions o no e l'essere al vertice o no". Anche se riconosce che "l'unica gara diversa è quella con l'Arsenal perché determina il passaggio agli ottavi della massima competizione europea", Rafa, memore dello brutto scivolone casalingo contro il Parma, ricorda a tutto l'ambiente le difficoltà del match contro l'Udinese, "una squadra che mi piace molto, contro la Juve ha fatto una grandissima partita, dovremo stare molto attenti alle loro ripartenze".

    Come ci ha abituati sin dal giorno della sua presentazione Benitez conferma le sue qualità, oltre che di allenatore, di gestore delle relazioni societarie e delle dinamiche psicologiche del gruppo. Pur non potendo negare che "nessun allenatore è contento al cento per cento", conferma che "sono soddisfatto, la rosa è di qualità, non c'è grande differenza se giochi l'uno o l'altro. Oggi mi sono soffermato a lavorare con Rado, Bruno e Zapata, sono forti, ma devono crescere e stanno facendo il loro percorso".

    Dopo aver risposto alla pionieristica web tv universitaria Federicotv, sostenendo che per lui essere pionieristico significa "vedere le bellezze di Napoli e pubblicizzarle", il buon Rafa non si sottrae alle domande, inevitabili visto il dibattito che imperversa a Napoli, sull'opportunità di rinforzare la fase difensiva azzurra con l'inserimento di un centrocampista al posto di una delle tre mezzepunte. "Ci manca ancora il 25% perché subiamo qualche gol di troppo", ammette il tecnico iberico. Che però subito chiarisce il suo pensiero: "Ho preso in considerazione l'ipotesi di inserire Dzemaili nella trequarti, ma preferisco continuare con gli interpreti che hanno fatto bene finora. Non è il modulo a essere importante, ma come i giocatori lo applicano. Insigne, Mertens e Callejon al 100% mettono gli avversari in difficoltà, ci aiutano in fase difensiva e siamo ugualmente coperti".

    Dunque, cari amici tifosi scettici riguardo alle idee di Benitez, non resta che mettervi l'anima in pace. Don Rafe', con la sua solita pacatezza, ha detto chiaro e tondo che ai quattro attaccanti non rinuncia. E allora, non roviniamoci tafazzianamente la vita. Come Errico Novi ha scritto stamattina su questo sito, proviamo a riabituarci all'idea del bel gioco, a cui non abbiamo assistito negli ultimi anni. E proviamo a goderci questo Napoli discontinuo e incompiuto in alcuni ruoli, ma divertente, a tratti spettacolare, come non lo vedevamo da venticinque anni.

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