I sette tasselli che mancano al Napoli

Quello messo a disposizione di Benitez è un puzzle incompleto. Per essere grandi mancano altri 7 pezzi.
  • google

    di Francesco Albanese

    Il mercato è chiuso, viva il mercato! Ora che le trattative si sono finalmente concluse (anche nel facoltoso bazar turco), si può serenamente ragionare sulla futura sessione estiva: l'unica in grado davvero di decidere le sorti di un club. Lungi dal volervi propinare affaroni futuribili, l'intenzione è quella di sviluppare un ragionamento sul livello di competitività dell'attuale rosa del Napoli.

    Benitez è stato ingaggiato con l'obiettivo primario di dare al club la dimensione internazionale che merita, dunque va da sé che occorra mettergli a disposizione una squadra all'altezza. Oggi il Napoli non possiede questo potenziale. D'accordo il cammino della Juventus in campionato è strabiliante, ma aver accantonato già a gennaio i due principali traguardi stagionali (scudetto e Champions) deve far riflettere. Della sfortuna europea si è detto tutto e siamo pronti a scommettere che non si ripeterà una nuova esclusione per una squadra capace ottenere dodici punti nel suo girone, in ogni caso l'eliminazione resta al pari del distacco siderale dalla Juve capolista. Uno status quo che però non deve meravigliare. A questo Napoli mancano infatti sette tasselli (7!) per potersela giocare su tutti i fronti sino in fondo.

    Andiamo con ordine:

    1- Un esterno destro specialista della difesa a 4. Il sogno sarebbe uno alla Ivanovic (se non volete immalinconirvi evitate di guardare che razza di gol di sinistro ha fatto al City).

    2 e 3 - Due difensori centrali finalmente affidabili. Aspettando di valutare la consistenza di Henrique si può tranquillamente affermare l'insostenibilità di un'altra annata che poggi sulle prestazioni di Fernandez e Britos. Giocatori volenterosi, professionisti impeccabili, ma per fare il salto di qualità serve altro.

    4 e 5 - Qui il discorso investe il centrocampo. Le certezze si chiamano Berhami e Jorginho. Per Inler e Dzemaili andranno fatte altre valutazioni. Costituiscono un patrimonio della società, ma con offerte accettabili possono partire. In questo reparto servirà almeno un grandissimo colpo. Lo vogliamo chiamare top player? Fate voi. Quel che serve è uno che corra, dai piedi buoni, dalla personalità smisurata e con il vizio del gol.

    6 – Nella posizione alle spalle della punta centrale c'è Hamsik che sta denunciando più di una difficoltà nel trovare i tempi di gioco. Il capitano resta comunque una certezza. Lo stesso non può dirsi di Pandev. In quel ruolo potrebbe trovare spazio anche Jorginho, a quel punto però sarebbe necessario l'acquisto di un centrocampista in più.

    7 – Vice Pipita. Qui il discorso è fin troppo semplice. La Juve, tanto per non fare nomi, ha in rosa cinque punte centrali di primo livello (Tevez, Llorente, Vucinic, Quagliarella e Osvaldo). Troppe? Forse. Ma il solo Zapata è poca cosa. Non serve Fernando Torres. Basterebbe un Bergessio.

     

     

    Condividi questo post