Ralf Kellermann, il Mourinho del calcio femminile

Col suo Wolfsburg ha vinto il triplete nel 2013, è ritenuto uno dei migliori tecnici del mondo. A Extranapoli racconta i segreti della sua squadra e loda il Napoli e Benitez.
  • di Francesco Albanese

    Il suo Wolfsburg femminile, campione in carica di Germania, guida la classifica del campionato tedesco inseguito dal Bayern Monaco, mentre in Champions League è appena stato eliminato in semifinale dal Paris Saint Germain. Il segreto del successo di questa super squadra è soprattutto lui: Ralf Kellermann, classe 1968, che già nel 2013 ha centrato un prestigioso triplete. Da giocatore è stato un discreto portiere, oggi guida una delle corazzate europee del calcio femminile. Ecco la sua intervista concessa a Extranapoli.

    Quando e perché ha deciso di diventare un allenatore di calcio femminile?

     E' dal 2005 che lavoravo nel settore scouting degli uomini. Nel 2008 mi hanno offerto il posto come allenatore e direttore sportivo della squadra femminile. Non ci ho pensato su due volte.

    Quali sono le principali differenze che s'incontrano nell'allenare una squadra femminile?

    Gli uomini hanno altri presupposti fisici, come negli altri sport il calcio maschile e' piu' veloce, i palloni sono calciati in maniera piu' violenta. Le donne, secondo le mie esperienze, lavorano con piu' grinta. Durante l'allenamento spesso devo ricordare loro che il loro corpo ha bisogno di una pausa ogni tanto.

    Si dice che dietro un grande uomo ci sia sempre una grande donna. Nel suo caso che importanza riveste una vice come Britta Carlson?
    senza la mia squadra di allenatori non saremmo dove siamo adesso. Anche la mia nomina come allenatore mondiale del calcio femminile non sarebbe stata possibile senza di lei. B.C, essendo donna, ha ovviamente delle possibilita' che io non ho. Cosi' non entro mai senza preavviso nel loro spogliatoio.

    Che cosa conosce del calcio femminile italiano?

    Del campionato in Italia non ne so molto. Ci siamo occupati solo delle squadre di punta degli ultimi anni. Sarebbe stato possibile giocare contro il Torres nel 2013, ma poi hanno perso contro l'Arsenal.

    E Napoli?
    Purtroppo non sono mai stato a Napoli. Ho visto tante citta' bellissime in Italia. Adoro l'Italia, Firenze, Roma, l'isola d'Elba, la Sardegna. Mi piace molto la mentalita', a cominciare dalla Toscana, ma non ce l'ho mai fatta fino a Napoli. Sarà sicuramente una meta futura. Per via delle tante partite non ho nemmeno potuto vedere la gara di ritorno di Europa League tra Napoli e Wolfsburg: prima del sorteggio ero convinto che ci sarebbe stato un duello tra pari e che sarebbe stata una questione di sfumature per quanto concerne la qualificazione, ma dopo l'andata in Germania non c'è più stata storia.

    Apprezza Rafa Benitez?

    Non lo conosco di persona, ma ho sempre seguito la sua carriera nel calcio maschile. Se una squadra nel campionato va cosi' bene e se  e' in semifinale di Europa league, questo la dice lunga sulla sua qualita' come allenatore. Inoltre penso che Benitez abbia tanta esperienza da molti paesi diversi e questo non ha prezzo.

    (hanno collaborato Gabriela Vukadin e Benita von Engel)

     

     

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