Herrera? Non fa al caso del Napoli

Un ritratto critico del calciatore messicano da parte di chi lo conosce molto bene
  • di Gonçalo Marques

    Messicano di 26 anni, nato a Tijuana, Héctor Herrera è un prodotto del vivaio del Pachuca, che lascia nel 2013/2014 per andare al FC Porto, che paga 8 milioni di euro per il suo cartellino.

    Giocatore dai piedi buoni, è arrivato per sostituire João Moutinho, la mezz’ala sinistra nel classico 4-3-3 del Porto. Nella prima stagione Herrera fa 14 partite come titolare, facendo 3 gol. Nel 2014/2015 diventa uno dei più utilizzati nel Porto, giocando 28 partite da titolare, segnando ancora 3 gol. Nel 2015/2016, sono 27 le gare giocate come titolare, con 9 gol segnati. In tre stagioni tutte da dimenticare per i tifosi del club portoghese che è più abituato a vincere, per Herrera sono anche 3 stagioni abbastanza sotto le aspettative degli stessi tifosi.

    Herrera è un centrocampista dai piedi educati, con una grande capacità di inserimento e un buon tiro da lontano. In questa stagione appena finita, fino a dicembre è stato uno dei peggiori, se non l’elemento peggiore della squadra. Da quando è arrivato José Peseiro, a gennaio, Herrera è migliorato (non a caso 6 dei 9 gol segnati sono arrivati dopo gennaio), soprattutto quando il neo-tecnico dei “Dragões” utilizzava il 4-2-3-1, con Herrera giocando da trequartista. Herrera comunque non è un giocatore di “possesso” ma anzi un giocatore di “transizione”. Appoggia bene sulle fasce certo, ma è un elemento a cui manca l’intensità, la garra e sbaglia soprattutto nei momenti dove deve pensare veloce, sbagliando passaggi di prima e alcuni elementari, roba da fare innervosire i tifosi. Non a caso (soprattutto leggendo la maggior parte dei commenti sia sui social che sotto gli articoli dei vari giornali) Herrera non mancherà ai tifosi del Porto, proprio perché non viene considerato un giocatore “à Porto”. E che cos’è un giocatore “à Porto”? Basta pensare a gente come Pedro Emanuel, Maniche, Costinha, Raúl Meireles, Bruno Alves, Fernando, João Moutinho e tanti altri. Elementi che lasciano tutto in campo, giocando per l’immagine di una città che viene chiamata “Invicta”. “Invicta”, perchè non è mai stata conquistata da nessuno dei tanti invasori della storia del Portogallo. Capirete che qui piacciono elementi che giocano con “aggressività”, con tanta garra, e che fanno innamorare i tifosi perché non hanno mai mollato. Ecco, Herrera non viene considerato uno di questi.

    Conoscendo da tanti anni il modo come il Porto si muove sul mercato, personalmente non mi meraviglio quindi che Herrera, avendo una clausola di 40 milioni di euro, stia per lasciare il Porto per meno della metà se non avesse di fatto deluso con la maglia blu e bianca. Avendo pagato 8 milioni per il calciatore, troverete sicuramente strano che un club come il Porto, abituato a fare plusvalenze di 30 e 40 milioni, stia per lasciar partire un calciatore per circa 20/25, no? 

    Con il Porto che preferisce puntare su Rúben Neves, Danilo e André André - tutti e tre che sono lo specchio di quello che i tifosi considerano giocatori “à Porto” – ma anche su Otávio (autore di una splendida stagione con il Vitória de Guimarães), e addirittura Josué e Sérgio Oliveira, elementi per nulla superiori a Herrera. Più strano ancora che il Porto su Danilo (anche lui con una clausola di 40 milioni), non ci abbia neanche voluto parlare per 1€ in meno della clausola. 

    Certo, tutti potranno ricordare le parole di Guardiola su Herrera, in occasione di Porto-Bayern di 2 anni fa in Champions League: “Fisicamente è molto forte. Sembra lento, però è molto potente. Il Porto ha un buon occhio per prendere giocatori di livello, e Herrera è uno di questi”. Non volendo mancare di rispetto a Guardiola, ma il tecnico spagnolo è lo stesso che ha fatto il Barcellona pagare 25 milioni per un certo Dmytro Chygrynskiy. Tutti possono sbagliare, anche i migliori.

    In conclusione: A mio avviso non vedo il senso di pagare 20 o 25 milioni per un giocatore che a Napoli sarà soltanto un’alternativa a Hamsik. Perchè al di là delle opinioni personali, i fatti sono questi: Herrera al Porto in 3 anni ha appena vinto una Supercoppa (non avendo giocato neanche), subito quando è arrivato, poi “zeru tituli” e pochi sono i tifosi che piangeranno la sua partenza. Essendo io portoghese ed essendo cresciuto guardando il Porto dominare il calcio portoghese ma anche a stupire e non poco il mondo del calcio, la cosa difficile quando uno (sia lui un giocatore o allenatore) va al Porto, è proprio non riuscire a vincere qualche titolo.

     

     

     

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