Vedere la vita in “rosea”: così la Gazzetta fa l’anti-Napoli

Il Milan catenacciaro di lunedì sera? Addirittura una squadra “top” secondo il quotidiano nordista. Che descrive un orizzonte a tinte foschissime per gli azzurri e un Higuain già alle visite mediche col Psg (o con il Chelsea, fa lo stesso…)
  • di Lucio Fava del Piano

    Ieri mattina, dopo aver affidato i miei figli alle rispettive istituzioni educative, mi sono fermato al bar per l’indispensabile caffè. Mentre mi concedevo l’ultimo minuto di relax prima di affrontare la giornata lavorativa, mi è scappato l’occhio sulla prima pagina della Gazzetta, scompaginata in un cantuccio. “Milan top”.

    Il primo pensiero è stato per la squadra di basket di Milano, fresca vincitrice della Coppa Italia. Ma poi la curiosità ha avuto la meglio, ho guardato più da vicino e sono rimasto pietrificato dallo sconforto.

    “Top” era quella squadra che la sera prima aveva giocato al San Paolo una partita un po’ più difensiva di quella disputata nello stesso luogo dal Carpi un paio di settimane prima. Top era quella squadra che ha tenuto palla metà del Napoli, attaccato un terzo del Napoli, tirato un quarto del Napoli, avuto un quinto delle occasioni del Napoli. E che solo per una qualche strana congiunzione astrale (Banti è il nome di un astro, per chi non lo sapesse…) ha fatto lo stesso numero di gol del Napoli.

    Ora, capisco che la gazza non possa titolare “Milan, che culo” o “Milan miracolato”, ma tra questo e il “top” qualche differenza passa. Anche perché, tanto per non farsi mancare niente, i rosei descrivono nel sottotitolo la partita come “prova di carattere dei rossoneri”. Con i produttori di Netflix che hanno già messo in cantiere una nuova serie dal titolo “Prova di carattere is the new catenaccio asserragliato”.

    Se a qualcuno dovesse punger vaghezza che la Gazzetta avesse solo sbagliato il titolo, una lettura più approfondita può facilmente convincere del fatto che – tra un Sarri lamentoso, un Reina colpevole sul gol, un Higuaìn “prigioniero delle sue tensioni” e “fragile”, un Hamsik che “soffre la fisicità di Kucka”, un arbitro che “lascia giocare” (“giocare is the new picchiare”, su Netflix) e un Milan che “mostra anche un pizzico di fortuna” (“pizzico di fortuna is the new culo rotto”, sempre su Netflix) – i giornalisti rosei hanno proprio visto un’altra partita.

    E in piena trance agonistica per un Milan che, nonostante il “carattere”, ha perso altri due punti su una zona Champions già lontana anni luce, oggi hanno deciso di usare ancora parole al miele per il Napoli. Argomento del giorno, Gonzalone.

    Nell’ordine: in prima pagina “Higuain, il futuro è incerto”. Poi “Higuain e la tentazione di non rinnovare. Arriva il papà e le sirene di mercato” (“arrivano” sarebbe stato più corretto, ma non si può guardare al capello quando si è in trance agonistica). Ancora, “due big europee guardano al Pipita” (questa settimana sono Chelsea e PSG, la prossima toccherà a City e Bayern, poi sarà il turno di United e Atletico Madrid, verso giugno aspettiamo la proposta choc della Juve che offrirà Padoin, Hernanes, il prestito di Favilli e 5 o 6 milioni) e “sul rinnovo c’è contrapposizione”. Il tutto, ci mancherebbe altro, senza uno straccio di dichiarazione recente, carta o pezza d’appoggio che avvalori la versione rosa.

    Tant’è, questa è la situazione. Adesso aspettiamo fiduciosi il prossimo turno di campionato, che per la Gazzetta sarà sintetizzabile così: Juve-Inter. Per noi, tutto sommato, meglio.

     

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