Le pagelle di Napoli-Parma 3-0

Turno infrasettimanale vinto in scioltezza in attesa del big match che farà scendere dal carro del vincitore chi ci è salito riluttante
  • di Boris Sollazzo

    Karnezis sv: un'uscita di pugno e la conferma che di sicuro é più fortunato di Ospina. Ancelotti continua ad alternarli: di solito si fa con i portieri bravi. O con quelli cosí scarsi da essere costretti a contare sulla voglia di rivalsa perché non c'è altro su cui puntare. Meret pare abbia il morbo di Zuniga. Se D'Andrea ha le funzioni base di mobilità, ci penserei.
    P.S.: ci siamo chiesti tutti se Sepe era davvero più scarso di due ex portieri e un infortunato cronico. Poi abbiamo visto il 2-0 di Milik.
    Poca Karnezis al fuoco.

    Malcuit 7: carattere, tecnica, corsa e capacità di farsi trovare dai compagni, forse anche per quella zazzera inconfondibile. Si guadagna i gradi di titolare da partita contro le squadre della colonna di destra della classifica, una valida alternativa, altro che ottava scelta.
    Malcuit comune mezzo Di Gaudio.

    Maksimovic 6,5: forse alcuni giocatori bastava farli giocare. Nikola ora non fa più strafalcioni da Mai dire gol - anche se un paio di piccole amnesie le tira fuori anche questa volta - e dá sicurezza, tra diagonali ben fatte e personalità. Anche lui dimostra di poter giocare almeno una quindicina di partite di questo campionato. Riserva di lusso.
    Vado al Maksimovic.

    Koulibaly 6,5: prima senza Albiol faceva fatica anche a decidere con che piede entrare in campo. Ora, come i grandi, scompare nelle partite facili tenendo tutto e tutti sotto controllo. 
    Vederlo capitano mi ha commosso, perché Napoli non è l'Italia e ieri lo ha dimostrato ancora una volta. 
    Il Cavaliere nero.

    Mario Rui 5,5: ci aveva abituato troppo bene. Oggi si risparmia e non mette il consueto coraggio nelle giocate. Soprattutto in quella in cui avrebbe potuto regalarci il raddoppio. Ha fatto turn over giocando.
    Rui c'è.

    Diawara 6: non gioca male. Più attento e meno audace del solito. Fa sempre mezzo tocco di troppo ma spesso è nel posto giusto. Non basta però per un terzo anno che deve dirci se è solo un ottimo mezzo giocatore. Noi crediamo in lui: per le partite del primo anno, per i gol al Chievo e al City.
    Chi Amadou non dimentica.

    Allan 7: ormai pressa anche con la mente. Quando lo vedono arrivare gli avversari vorrebbero arrendersi, alcuni di loro soffrono di sindrome da stress post traumatico. Ancelotti ha trovato il suo Casemiro.
    Mani in Allan.

    Zielinski 6: quando inventa, illumina. Ma continua a sbagliare gol imbarazzanti. Se comincia a metterla dentro diventa un top player visto che in copertura é diventato cattivo il giusto e non si assenta più troppo dalle partite. Non sarà De Bruyne ma quando ci si mette...
    A un passo dal Zielu 

    Fabian Ruiz 6,5: come molti dei nostri usa il proprio piede sbagliato solo per camminare. E questo lo rallenta e gli fa perdere occasioni e tempi di gioco. Ma il ragazzo é forte, entra perfettamente nel meccanismo ancelottiano che coinvolge mezzali e attacco in un moto perpetuo che porta tutti davanti alla porta tranne il centravanti. É lui ad aprire per Milik con un bell'esterno che dà il la all'azione del primo gol.
    Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette. E Carlo lo fa giocare sul piede sbagliato perché vuole farlo diventare un tuttocampista. 
    Ottovolante.

    Insigne 7,5: se un giorno mi avessero detto che sarebbe diventato (anche) il nostro Pippo Inzaghi non ci avrei mai creduto. Rapace degli ultimi 10 metri, ha segnato 4 dei suoi 5 gol da centravanti d'area (piccola).
    Col Parma, giocando al risparmio, porta a casa un gol, un assist e un palo. 
    Lorenzo il magnifico.

    Milik 8,5: nel primo tempo non ne azzecca molte, se non scoprire che se a volte ci prova di destro guadagna un tempo di gioco e magari cambia le partite. Secondo assist per Insigne in questo campionato e poi una doppietta da centravanti atipico qual è. Una bomba a sfruttare un Sepe ingenuo, un appoggio su assist di Verdi facile facile. E un sorriso bellissimo alla sostituzione.
    Per Arkadiusz Bim Bum Bale Giù.

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    Mertens 5,5: gli manca il gol, sembra ancora patire il lungo mondiale. Ma a Torino ci ha detto che il peggio è passato, col Parma entra a partita chiusa e addormentata. Forza Ciro, che senza di te ci si diverte meno.

    Verdi 6,5: bravo Simone. L'esordio choc a Genova poteva tagliargli le gambe. Così come l'Ounas che sembrava essergli passato davanti. Entra bene e con classe e un doppio passo piazza il tiro-assist del terzo gol. Utile.

    Ounas sv: urge ritrovare l'Adam che ci aveva fatto ricredere. Se il mister ci ha insegnato una cosa é che ci servono tutti. Tutti.

    Carlo Ancelotti 7: 21 titolari in 6 partite. 8 cambi rispetto alla partita di domenica. Malcuit da oggetto misterioso a promessa. Cinque vittorie in sei partite nonostante il calendario più difficile della A. Calcio spettacolo e senza le geometrie euclidee di Sarri ma con movimenti complessi, spesso circolari, con un quadrilatero che lí davanti vede continuamente cambiare posizione ai calciatori che lo formano, mettendo al centro sempre uno diverso. Una crescita individuale dei giocatori incredibile. Lo diciamo ora perché dopo la sconfitta allo Stadium torneranno le Cassandre che rompono il casso, ma Carletto vale più di Cristiano Ronaldo.
    E pure quel figlio che da tattico se ne inventa una più del diavolo. L'università del calcio. Lasciamolo lavorare e non ci deluderà. 
    Carlo Martello.

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