Torino-Juve, ovvero il derby delle farse. Seguito dai giochini della Gazzetta dello Sport

I bianconeri? Al mercoledì frignoni e la domenica campioni. E che dire poi della “rosea”, che tratta Higuain come fosse un problema e gli infortuni azzurri come qualcosa di “misterioso”?
  • di Alessio Capone

    Mi ero ripromesso di non parlarne più, perché con un Napoli così favoloso, magico (negli occhi di Gonzalo dopo il secondo gol contro il Genoa c'è la grande bellezza, riguardatevi le immagini), è quasi un sacrilegio perdersi in volgarità. Ma dal momento che anche i più granitici dei tifosi, anche Matteuccio mio, hanno ceduto dopo il derby delle farse, fatemi dire un po' di cose, dopodiché non mi sentirete dire più nulla a riguardo.

    Io posso accettare che la Gazzetta della fuffa il giorno dopo ricominci col giochino della (presunta) Higuaín dipendenza. Certo, se fosse un giocatore delle solite tre leggeremo di celebrazioni per un giocatore straordinario e sfruttato al meglio dal tecnico. Invece a Napoli diventa un problema. E altre prestazioni mostruose come quelle di Allan e Jorginho passano in quarto piano. Cioè, io non ho mai sentito parlare in questi termini di Kakà al Milan (quanto è stato giustamente osannato Gattuso nell'economia di quella squadra??), o di Tevez alla ggiuventus. Però lo accetto, il giochino della Gazzetta della fuffa.

    Trovo però scandaloso che il quotidiano colorato di rosa tratti l'argomento infortuni a Napoli come qualcosa di "misterioso" (ma cos'è? Un'insinuazione?!), salvo subito dopo specificare i meriti della preparazione di Sarri. Ma quale Sarri? Se in quella redazione di marchette tristi, e a volte anche vili, qualcuno sapesse fare ancora il suo mestiere, oggi scriverebbero dello staff medico partenopeo, uno staff medico all'avanguardia che fa capo alla figura del dottor De Nicola, blindato due anni fa da De Laurentiis per rendere vana la corte della Roma. Se si fosse trattato di Milan o Inter, a quest'ora leggeremmo di incensamenti alla società che ha fatto di tutto per trattenere lo staff medico migliore al mondo. Allo stesso modo, se qualcuno in quella redazione sapesse fare il suo mestiere, oggi leggeremmo di come sia possibile un numero così basso di infortuni già dai tempi di Mazzarri. Sì, dai tempi di Mazzarri,  cara Gazzetta.
     

    Tornando a volgarità più in voga, fatemi dire quest'altra cosa. Il punto non è che senza il Napoli (pardon, senza Higuaín) la ggiuve avrebbe già vinto il campionato, no. Il punto è un altro: è senza la ggiuve che il Napoli avrebbe già vinto il campionato, è molto diverso.

    Perché diciamoci la verità, la ggiuve potrebbe benissimo non esistere perché è contro natura. È contro natura (e qui ringrazio Fabio Avallone per lo spunto) che una squadra in Italia abbia una media di 2,4 cartellini a partita per poi quasi raddoppiare la propria media in Europa: 4 (QUATTRO) a partita.

    È contro natura che un dirigente il mercoledì dichiari che 21 cm di fuorigioco sono determinanti e condizionano un risultato per poi la domenica raccontare che 21 cm alla fine si compensano e vince sempre il migliore. È semplicemente contro natura.

    La voglio dire io una cosa a tele dirigente: il calcio italiano prima di pretendere maggiori tutele in Europa, dovrebbe pretende di essere tutelato in Italia. Dalla ggiuve.

    AL MERCOLEDÌ FRIGNONI E LA DOMENICA PADRONI.
    MAI CAMPIONI.

    Ciao.

     

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