O’ Trammammuro di Cesena-Napoli: chi sale e chi scende

Higuain dimostra di voler giocare anche contro una piccola, Hamsik è in ripresa e Rafael si traveste da Reina per stoppare le critiche
  • it.eurosport.yahoo.com

    di Domenico Zaccaria

    SU: GONZALO HIGUAIN – Toh, tra un’imprecazione all’arbitro e un cortese “vaffa” ai compagni di squadra, dimostra di aver voglia di giocare anche con una piccola. E la conseguenze, per il povero Cesena, sono nefaste. Il Napoli invece, con un Gonzalo su questi livelli, vola.

    SU: MAREK HAMSIK – Torna al gol in campionato, anche se il suo tiro verso la porta (?) è a dir poco goffo e l’intervento del cesenate Capelli ricorda alla lontana quello di Masiello nel famoso Bari-Lecce delle scommesse. Ciò premesso gioca in maniera più sciolta e sembra aver finalmente abbandonato quello zaino pesante che da alcuni mesi sembrava portarsi appresso come una coperta di Linus. E l’assist per il 2-0 di Higuain non è niente male.

    SU: RAFAEL CABRAL – Tutti rimpiangono Reina e lui che fa? Non pago dei rigori in Supercoppa, avvia l’azione del 2-0 con un lancio di 50 metri sui piedi di Hamsik. Poi azzarda anche qualche uscita oltre l’area piccola: non sempre sicura, ma ora non possiamo pretendere la luna in due settimane. Rafael inizia a piacerci già così.

    SU: WALTER GARGANO – Nei primi 15 minuti in cui il Cesena parte molto aggressivo, è l’unico a metterci sempre la gamba e a chiamare i suoi alla riscossa. E dato che il compagno di reparto si limita al compitino, si assume anche la responsabilità di impostare: con fortune alterne, ma questo è Gargano.

    GIU’: HENRIQUE – E’ l’ombra del giocatore ammirato nel girone di ritorno dello scorso campionato. Lento e svagato, nei primi minuti si perde sempre Hugo Almeida, che non è proprio il prototipo dell’attaccante sgusciante. Più in generale non dà mai l’impressione di stare sul pezzo: e una difesa traballante come quella di Benitez ha bisogno di tutt’altro.

    GIU’: JONATHAN DE GUZMAN – Rispetto alla finale di Supercoppa non uno, ma tre passi indietro. La prestazione di Cesena ha ricordato il vecchio Goran Pandev: sono bastati dieci minuti per capire che non ne avrebbe azzeccata una. E poi, qualcuno ci spieghi il perché di quella faccia infreddolita e di quelle maniche della maglia allungate per coprire le mani: ma non giocava nello Swansea fino a pochi mesi fa?

    Condividi questo post