Napoli-Juventus: e ora, per giustificarsi, tirano fuori il gol di Callejon

Il gol dello scorso anno dello spagnolo paragonato (incredibilmente) a quello di ieri di Caceres. Nessun accenno, invece, alle altre decisioni di Tagliavento. E lo stile Juve? E’ nell’esaltazione di Bonucci ai “coglioni”
  • di Domenico Zaccaria

    Quel gran simpaticone di Bonucci, in perfetto stile Juventus, ha commentato la vittoria del San Paolo con un elegante accenno ai “coglioni”. Poi, non contento, ha chiosato: “Abbiamo rinfrescato la memoria a qualcuno che ha parlato troppo”. Senza ovviamente specificare chi fosse questo “qualcuno”, né cosa avesse mai detto.  Allegri, che per tanti mesi fece accenno come un disco rotto all’errore di Tagliavento (guarda un po’) sul famoso gol non visto di Muntari contro la Juve (riguarda un po’), ha tagliato corto: “Errori dell’arbitro? Non rompetemi le scatole”. E lo stesso Marotta, sottolineando come fosse “millimetrico” il fuorigioco di Chiellini e Caceres sul gol (decisivo) di ieri sera, ha ammonito: “Vittoria netta e pulita, ma ogni volta ci danno dei ladri”. Avviene in tutti gli stadi d’Italia. Chissà perché. E poi, senza quel gol irregolare, siamo proprio sicuri che ora staremmo a parlare di vittoria bianconera?

    Oggi l’edizione online del quotidiano torinese tuttosport, impegnato nella difficile operazione di difendere l’indifendibile, azzarda un paragone con il gol di Callejon dello scorso anno al San Paolo. Ovviamente, nemmeno un accenno a quello in fuorigioco di Llorente nella gara di andata allo Juventus Stadium. Questione di coerenza (ad oltranza). Un paragone che in ogni caso non regge. E il perché lo capisce chiunque abbia giocato appena 10 minuti a calcio. O chi non sia in cattiva fede. Quello di Callejon dello scorso anno è sì un fuorigioco millimetrico, ma si tratta di un’azione veloce e del classico “incrocio” tra il difensore che sale e l’attaccante che taglia verso la porta: la situazione più difficile da interpretare per un guardalinee. Quello di ieri è un caso ben diverso: è un calcio da fermo in cui due giocatori della Juventus sono in fuorigioco già da prima che Pirlo faccia partire il cross, e che in fuorigioco restano fino al gol. Il guardalinee (chissà perché) non guarda la linea dei difensori del Napoli, ma Pirlo che crossa. Con la barba, per carità, il regista juventino ha guadagnato un bel po’ di fascino; ma forse questo non basta a giustificare un errore tecnico tanto clamoroso.  

    Nessun accenno, poi, alla conduzione globale della partita da parte di Tagliavento. Alla mancata ammonizione a Pirlo (riguarda caso) per un fallo su Higuain che sarebbe costato il giallo a chiunque in Italia; o almeno, a chiunque non vesta la casacca bianconera. Nessun accenno al clamoroso passaggio all’indietro di Chiellini bloccato con le mani da Buffon con calma olimpica. Nessun accenno al gol annullato al Napoli con decisione quanto meno dubbia, perché il portiere bianconero prima si scontra con il suo compagno di squadra e poi con Koulibaly mentre sta già perdendo la palla dalle mani. Nessun accenno allo scambio di persona, con Caceres ammonito al posto di Marchisio; che, ri-riguarda caso, era diffidato.

    Quattro situazioni controverse nelle quali l’arbitro di Terni ha fischiato sempre in favore della Juve. Ma no, meglio non parlarne. Meglio puntare l’attenzione sulle misure del gol irregolare, facendo finta di non capire che il punto della questione non sono i 20 o 40 centimetri, bensì la dinamica dell’azione. Meglio tirare fuori il gol di Callejon, facendo finta di non capire che si tratta di situazioni non confrontabili. Meglio lamentarsi del fatto che vengono chiamati “ladri” in tutti gli stadi d’Italia, facendo finta di non capirne il motivo.

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