Napoli-Atalanta, ecco come stanno i nerazzurri

Gli orobici allenati dall’indimenticato Edy Reja sono in crisi di risultati ma non mancano i giocatori di qualità. E intanto l’Eco di Bergamo fa una “preghiera” a Gabbiadini…
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    di Maurizio Lombardi

    Quella dell’Atalanta  può essere considerata una stagione quasi disastrosa vista la posizione in classifica dei neroazzurri, che attualmente si ritrovano al quartultimo posto;  l’unico motivo per sorridere è pensare che le tre squadre che si ritrova dietro sembrano troppo lontane per poter impensierire i bergamaschi.

    Ritrovarsi nella lotta per non retrocedere è costata però la panchina a mister Stefano Colantuono, che aveva legato il suo nome alle sorti della Dea dalla Serie B 2010-2011, ultima volta in cui ha disputato il campionato cadetto dopo la retrocessione della stagione precedente.

    Ma dalle parti di Zingonia - il centro tecnico dell’Atalanta - i giocatori di qualità non mancano di certo. Uno di questi è Mauricio Pinilla, che non ha bisogno di molte presentazioni: basti considerare che nella sua carriera ha totalizzato finora quasi 100 gol segnando un po’ con tutte le maglie indossate e che un’altra casacca, quella della nazionale cilena, ormai gli si è cucita addosso come una seconda pelle; per non parlare della sua abilità in acrobazia, come la rovesciata contro il Cagliari nel corso di questa stagione, che vale già come ottimo biglietto da visita.

    Nello stesso reparto offensivo da tenere sott’occhio è il giovane Richmond Boakye, classe 1993 di proprietà della Juventus, che sembra essere destinato a diventare uno dei futuri bomber della Serie A; il ragazzo, che è stato mandato a rinforzarsi le ossa prima con il Sassuolo e poi in Spagna con l’Elche, domenica dovrebbe partire dalla panchina ma rischia di diventare pericoloso se gli arriva il pallone giusto; è difficile da fermare e non bisogna dimenticare che si tratta di uno dei migliori talenti della sua generazione nel ruolo di punta.

    Altro elemento che l’Atalanta aveva già in casa sua ma che negli scorsi anni era stato dato in comproprietà in serie minori è il sorano Davide Zappacosta. La sua carriera è iniziata vicino casa, appena al di là del fiume che divide la sua Sora dal vicino centro di Isola del Liri nella Seconda Divisione della Lega Pro; da lì è passato poi all’Avellino dove ha iniziato davvero a farsi conoscere ancora in Lega Pro, Prima Divisione questa volta, dove ha conquistato la promozione in Serie B con la maglia degli irpini, poi nella serie cadetta ancora indossando la casacca avellinese dove è diventato in poco tempo uno dei migliori difensori dell’intera categoria.

    Nel mercato estivo l’Atalanta ha quindi deciso di risolvere la comproprietà acquistando completamente il cartellino del forte difensore, che quest’anno ha già saputo ripagare chi ha avuto fiducia in lui arrivando anche a segnare 3 reti nella massima serie giocando anche in una posizione più avanzata, come vero e proprio trequartista.

    Venendo alla partita di domenica sera, gli orobici dovrebbero scendere in campo al San Paolo con un 4-2-3-1: Sportiello tra i pali, Andrea Masiello e Dramè nel ruolo di terzini, in mezzo dovrebbero andare Stendardo e Biava, quest’ultimo favorito su Cherubin, davanti alla difesa Migliaccio e Cigarini a fare da cerniera di centrocampo, Maxi Moralez con Zappacosta e Gomez come trequartisti alle spalle dell’unica punta che dovrebbe essere Pinilla, in vantaggio sull’ex Napoli German Denis, anche se l’altro ex, l’allenatore Edy Reja,  potrebbe apportare qualche modifica alla formazione dopo la rifinitura odierna.

    Sempre in chiave ex, curioso il caso de “L’Eco di Bergamo” che oggi ha scelto di aprire la propria pagina sportiva con un titolo su Gabbiadini che recita: "Manolo, fallo per noi. Stavolta scordati la dura legge dell'ex", a testimonianza di quanto dalle parti di Bergamo conoscano bene il valore del giocatore azzurro.

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