La Playnapolist Empoli-Napoli

Battisti, ma anche Pink Floyd e Talking Heads...
  • di Raffaele Calvanese

    Pomeriggio difficile, pomeriggio in cui il silenzio è l’unica via. Nessuno può considerarsi allenatore dietro una testiera. Gli allenatori sono quelli a bordo campo, sono quelli che dirigono gli allenamenti, quelli presenti negli spogliatoi. Difficile dire cosa si debba correggere, o forse troppo facile, dall’esterno. Il tifoso invece è quello che può vivere mille vite. Quello facile preda dell’ira. Quello passatista, il rivoluzionario. Oggi dopo Empoli Napoli ci sono tutti i tipi di tifosi, ma l’allenatore resta sempre quello lì, quello con la tuta in un mondo di tecnici in giacca e cravatta.

    Possiamo buttar via una stagione o un progetto dopo tre giornate? Non lo so, non so quanto una presunta Big può aspettare per vedere risultati. Per ora ci prendiamo la politica dei “piccoli passi” molti in avanti molti anche all’indietro. Come si dice a Napoli: per ora chets’è. 

    Ancora tu - Lucio Battisti

    Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?

    Di certo è questa la colonna sonora ideale per la sfida Empoli-Napoli, un ritorno a casa, ma anche un ritorno alla scorsa stagione in cui l’Empoli ci ha dato molte amarezze. Pronti, via il copione è lo stesso, la difesa balla parecchio e l’Empoli spadroneggia. Il filtro a centrocampo è inesistente e ogni discesa empolese è una potenziale azione da gol. Alla lunga questo copione cambierà ma non senza lasciare pesanti ombre sulla retroguardia partenopea.

    Forza Venite Gente - OST 

    La difesa è facile da tenere sotto osservazione, ma il centrocampo allo stesso modo distratto, specie quando si tratta di fase difensiva. Ogni azione avversaria sembra non avere argini sulla mediana, è questo atteggiamento che mette poi una difesa già fragile sotto troppa pressione e in preda alle scorribande avversarie. C’è ancora da lavorare perché è evidente che la preparazione fisica sta ancora facendosi sentire. Non è dunque solo la difesa ma l’intera fase difensiva a non convincere ancora. Il lavoro paga e siamo sicuri che chi di dovere non si tirerà indietro a sporcarsi le mani su questi problemi.

    Wish you were here - Pink Floyd 

    Sono giorni in cui l’album dei Pink Floyd con una delle loro canzoni simbolo compie 40 anni. Una canzone adatta a molti che assistono alla partita e criticano il mercato. Sono anni che si desidera sempre qualche altro rinforzo, manca sempre qualcosa o qualcuno. “Siamo questi” uno slogan caro al basket che dovremmo fare nostro qui a Napoli. Questo è l’organico e questo, per ora, dobbiamo far funzionare al meglio. Evidentemente a prescindere dagli allenatori il problema è grosso e va affrontato, ma reclamare rinforzi desiderare l’aiuto dall’esterno al momento non risolverà i nostri problemi. Testa bassa e lavorare.

    Talking Heads - This must be the place

    Ringrazio i Talking Heads, Maradona… ma anche Sarri di aver trovato questo posto per Lorenzo che partita dopo partita sta crescendo sempre di più. E’ di sicuro la cosa migliore, fino ad ora, di questo campionato del Napoli. Prestazioni in continua crescita fino al capolavoro - no look - contro l’Empoli. Senza guardarla, sentendo la porta, piazza un tiro da fuori area a incrociare l’angolo lontano imprendibile. E’ uno schiaffo ad una squadra imbambolata che anche grazie a questo colpo riesce a interrompere, almeno in parte, l’inerzia della partita. Ricominciamo da lui.

    Costruire per distruggere - Afterhours 

    La miglior difesa è l’attacco. Mai come in questo momento dobbiamo fare nostro questo vecchio adagio perché spesso la retroguardia vanifica tutto quello che di buono costruiamo lì davanti. In questo senso non c’è discontinuità con la gestione Benitez, facendo emergere chiaramente che a differenza tra tecnici. Ripartiamo dall’abbondante porzione di partita in cui il Napoli ha dato l’impressione di poter vincere da un momento all’altro, senza però riuscire a sferrare il colpo ferale.  Manca ancora qualcosa, questo è certo, ma non abbiamo davanti una tabula rasa. Come tifosi dobbiamo crederci.

     

    #forzanapolisempre 

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