Napoli-Udinese 3-1, il pagellone

Il Napoli prende un gol demenziale e soffre più del dovuto, poi dopo un'autorete ancora più risibile di Danilo, che restituisce il maltolto dell'andata, controlla con piglio da grande e rischia anche di segnare il 4-1 con il solito De Guzmàn
  • giornalettismo

    Rafael 5,5, Maggio 6.5, Raul Albiol 6,5, Britos 5,5, Ghoulam 6, Gargano 6, Inler 6, Gabbiadini 6,5, Hamsik 6,5, Mertens 7, Higuain 6

    Callejòn 6, De Guzmàn 6, Jorginho s.v.

    Danilo 7,5

    Benitez 6

    Che la sorte stia guardando dalla nostra parte lo capisci dalla seconda autorete consecutiva. Che Rafael Cabral sia troppo cattolico e altruista per essere un portiere di serie A lo capisci dal fatto che regala una rete all'Udinese persino prima del pasticcio dei bianconeri sul 3-1. Quell'Andujar sicuro ed efficace in Coppa Italia è un macigno che pesa enormemente sulle spalle del numero uno brasiliano: la sua uscita demenziale su Cyril Thereau, pessimamente coperto da Britos, poteva cambiare il corso del match, tanto che gli ospiti rischiano di pareggiare, sulle ali dell'entusiasmo, almeno un paio di volte nella prima frazione. E due ottime parate su Allan non bastano a fargli raggiungere la sufficienza. Raul Albiol si è ripreso le chiavi della difesa, tanto che persino il suo compagno di reparto sembra decente. Ghoulam lascia praterie sulla sua fascia nel primo tempo, non aiutato da Dries Mertens che fa benissimo in avanti ma non torna mai ed è un po' troppo nervoso, come dimostra il giallo che gli vale la squalifica a Palermo. Maggio continua nel suo momento d'oro, sembra quello dei primi anni partenopei. Sulla mediana Inler ha le solite goffe incertezze ma nella seconda parte della partita è più ordinato e concentrato. Gargano, per una volta, non è il solito motorino inarrestabile, ma è sufficiente alla bisogna. Davanti Gabbiadini segna il 2-0 e nient'altro, ma non è poco, Marek Hamsik si inventa un gran bell'assist e tranne piccole imperfezioni sembra più vicino ai suoi livelli pre Benitez, Mertens è tornato. Callejòn è sempre il solito elemento tattico che dà equilibrio e pericolosità e soprattutto sul 3-1 è determinante nel tenere palla, coprire e creare apprensione alla difesa, senza di lui non c'è "echilibrio", De Guzmàn dà sostanza e compattezza a centrocampo e attacco ma sbaglia il solito rigore in movimento.
    Higuain fa poco, ma è sempre più uomo squadra e farne tre senza che il suo nome compaia nel tabellino dei marcatori è un bel segnale. Ora serve l'impresa a Palermo, anche perché la Roma trascinata a Cagliari dal napoletano Daniele Verde (sic!) giocherà all'Olimpico contro il Parma, match che ha il segno sulla schedina già scontato.
    Piccola considerazione su Rafa Benitez: l'undici titolare, senza Strinic che però doveva per forza prendere fiato, era troppo squilibrato in avanti.

    (Tania Sollazzo, Francesco Albanese, Dario Bevilacqua, Boris Sollazzo, Domenico Zaccaria)

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