“Noi siamo la curva A”: il video e le “pagelle” del tifo

Davvero convinto l’applauso finale. Costante soprattutto il sostegno della curva A, anche se il coro “È una vita che ti seguo…” è un po’ troppo prolungato. Gli scarsi 200 viola cantano “’O surdato nnammurato”, “alluvione portali via” la replica
  • di Errico Novi

    Una notte strana come l’orario del fischio di inizio. Il San Paolo ha tifato, ha applaudito alla fine, ma è anche rimasto stordito dall’incredibile conduzione arbitrale. Cori “dedicati” a Tagliavento ce ne sono stati, certo. Ma hanno riecheggiato più sconcerto che rabbia. La politica dei prezzi calmierati funziona (e dispiace che il Calcio Napoli abbia scelto di contraddirla così platealmente per la gara con la Juve, con quei 30 euro chiesti per le curve) come attesta il dato degli oltre 46mila spettatori abbonati compresi.

    I VOTI. Il pubblico del San Paolo nel suo insieme merita un 6,5, soprattutto per l’applauso con cui saluta gli azzurri a fine partita. Bella reazione, non scontata, considerata la giustificatissima delusione. Alla curva A in particolare va un 7 pieno per l’incitamento davvero continuo. Il voto sarebbe più alto se non ci fosse stata un po’ di esagerazione nel prolungare il coro “È una vita che ti seguo/ forza Napoli fai gol” (a fine articolo il testo completo del coro, nda). Si è avuta l’impressione, per un attimo, di tornare indietro di una ventina d’anni, all’epoca cioè in cui le curve partenopee avevano l’abitudine di ripetere incessantemente la stessa canzone anche per una ventina di minuti. Ma è comunque dalla “A” che arriva il sostegno più caloroso. Si fa sentire anche la curva B, a cui va mezzo voto in meno (6,5). Si sono notati un po’ di vuoti in alcuni settori della gradinata, in particolare nelle prime scalinate del lato occupato dai Fedayn. Menzione anche per Anni 90 - Libertà di movimento, il gruppo ultras sistemato nella parte alta dei distinti lato curva A: incitamento un po’ altalenante ma doverosa e riuscita la coreografia iniziale, con gli stendardi che recavano gli orari d’inizio delle partite (troppi!) e lo striscione e che sintetizzava “Maledetti orari”. Il tutto accompagnato dal coro “Non ne possiamo più/ no al calcio moderno/ no alla pay-tv”.

    LA TIFOSERIA OSPITE. Scarsi 200 i tifosi viola. Si fanno notare più per qualche timido coro d’insulti al Napoli che per il sostegno alla loro squadra. A fine partita intonano ’O surdato ’nnammurato, sulla scia di juventini, romanisti e affini. In uno stadio già quasi completamente svuotatosi è proprio dagli Anni 90 dei distinti che arriva la replica, con lo slogan scandito “alluvione portali via”.

    IN GENERALE. È andata meglio ieri sera che contro la Roma, se consideriamo l’importanza della partita. Tra gli aspetti positivi va notato anche come i tifosi abbiano evitato di infierire contro i giocatori più in difficoltà, cosa che si è verificata più di una volta in questa stagione. Niente di nuovo invece riguardo a un’altra questione che andrebbe chiarita meglio, e cioè l’atmosfera che accoglie l’ingresso delle squadre. I giocatori entrano in campo, come accade ormai da anni, quasi in un clima di indifferenza. I primi cori delle curve partono dopo che le squadre sono già abbondantemente schierate al centro del terreno di gioco. È noto come gli ultras delle due curve abbiano scelto di iniziare a cantare solo dopo il placarsi della musica sparata dagli altoparlanti. Sarebbe assolutamente condivisibile un’iniziativa rivolta alla società affinché elimini questo assordante accompagnamento, che in effetti renderebbe inutili eventuali cori dei tifosi. Ma ci resta il dubbio che se non ci fosse neppure quel pur sgradevole sottofondo, i giocatori nell’emergere dagli spogliatoi avrebbero una sensazione di sostanziale freddezza. Ne riparleremo.

    I VIDEO. Qui sotto trovate due video, realizzati dal settore distinti. Il primo si riferisce proprio all’ingresso delle squadre in campo e mostra appunto il clima come al solito un po’ troppo soft di cui si diceva. Il secondo è girato negli istanti immediatamente successivi e ritrae la curva A al momento in cui gli ultras scandiscono finalmente il loro inno.

    IL CORO. “E io canterò/ oltre al novantesimo/ è una vita che ti seguo/ forza Napoli fai gol/ E forza azzurri, la curva ve lo chiede/ la curva ve lo canta, dovete fare gol/ Non c’è partita/ sconfitta né diffida/ che ti possa tenere/ lontano dal mio cuor”.

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