Io napoletana a Roma, sola contro tutti. E con un marito laziale

Daniela racconta la preparazione al suo derby casalingo, con tanto di imprevedibile incontro con Ledesma
  • di Daniela Di Fiore

    La settimana che ha preceduto Lazio-Napoli, per me che vivo a Roma, sono tifosa del Napoli (molto tifosa del Napoli) ed ho un marito laziale (molto laziale), è stata davvero un incubo. Innanzitutto perché ci sono i romanisti che ci hanno battuto non molto tempo fa, poi perché il Napoli sta inseguendo la Roma (ma negli ultimi tempi pare abbia rallentato l’inseguimento, e quindi giù gli sfottò dei romanisti ogni volta che ne incrocio uno), poi perché mio marito non è un laziale della domenica, ma è proprio “malato” di Lazio... Ecco che la situazione, a livello calcistico, per me è davvero complicata. La partita ha segnato, finalmente, l’epilogo di questa settimana. Non ne potevo più.

    È da venerdì scorso che a casa mia si respira aria di Lazio-Napoli. Mio marito mi aveva chiesto se volevo andare anche io con lui allo stadio, praticamente mi voleva portare nella fossa dei leoni, visto che lui va in Tribuna Tevere. Ho risposto di no, gli ho fatto gentilmente notare che al massimo sarei andata con alcuni amici tifosi napoletani che vengono a Roma per l’occasione. La discussione tra me ed il laziale, venerdì sera, si è interrotta così. Ma il bello doveva ancora venire. Sabato mattina io volevo andare a fare una passeggiata con mio marito che, ovviamente, ha declinato l’invito perché doveva vedersi con i suoi amici per organizzarsi, nemmeno a dirlo, per la partita. Quindi sabato mattina esco da sola, giro per negozi e vengo attirata dalla maglietta esposta nella vetrina di un noto negozio sportivo. Entro, compro la maglietta, e mentre sto per pagare mi si para davanti Cristian Ledesma, il calciatore della Lazio. Evidentemente, penso, il negozio è suo o della sua famiglia. Chiamo mio marito che mi conferma che il negozio è della famiglia del calciatore e con voce entusiasmata per il mio incontro mi dice di dire a Ledesma di vincere contro il Napoli (che faccia tosta). Mi sale il sangue agli occhi, esco e me ne torno a casa incazzata per non aver detto al calciatore della Lazio "Forza Napoli", che è quello che avrei voluto gridargli in faccia, mentre sborsavo i soldi della maglietta di Spiderman. Il sabato e la domenica, ma soprattutto la domenica, fredda e piovosa, sono trascorse così, a pensare alla partita… Quando poi a casa vedo mio marito che sta per andare all’Olimpico, mi viene una gran voglia di andarci pure io. Ma alla fine desisto. A dire la verità non sono mai andata allo stadio a vedere né Lazio-Napoli né Roma-Napoli. Non me la sento di vedere gli azzurri in un altro stadio che non sia il San Paolo, e da quando vivo a Roma, cioè da quasi 10 anni, lo stadio di Fuorigrotta l’ho visto solo nei servizi televisivi della Domenica Sportiva. Non interrompo la tradizione neppure stavolta, tanto abito sopra l'Olimpico e da casa mia si sente tutto, tutti i cori, tutte le urla, tutti i fischi, l’elenco delle formazioni... E non voglio essere politically correct, ma scorret... non mi sento sportiva, ma tifosa ed ho solo voglia di urlare FORZA NAPOLI...

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