Campioni d’inverno, come quella piovosa domenica di gennaio ’87

Ventotto anni fa vincemmo il girone d’andata con un 3-0 all’Ascoli: l’Inter (sempre l’Inter) perse, e noi per la prima volta sentimmo quel profumo che a maggio sarebbe diventato ebbrezza collettiva
  • [Foto credit: Matteo Manfredi]

    di Antonio Esposito

    Era una fredda giornata di gennaio di un po' di anni fa, il San Paolo era gelido, ma ugualmente infuocato dal calore di 80.000 impavidi tra cui noi… Era di scena l'Ascoli di Costantino Rozzi; la giornata precedente il buon Tullio Lanese da Messina era stato tra i principali autori della sconfitta 3-1 in casa della “Viola” al Comunale, sulle cui gradinate ero assiepato anch'io…
    Il primo tempo è inchiodato sullo 0-0 e non c'è verso di sbloccare il risultato… Nel secondo tempo la naturale controfigura di Dieguito, Ciro Muro, pensa lui a scaraventare la palla in rete, dove riesce a sollevare qualche litro d'acqua accumulatosi sulla porta a causa della pioggia battente. Alla fine arrotondano prima Ciccio Romano e poi Totore Bagni. Stiamo scendendo come al solito dalle gradinate della Curva B cinque minuti prima della fine della partita per non impelagarci nel traffico, quando all'improvviso l'intero stadio si ferma: il vecchio e rimpianto tabellone gigante in cima alla curva A segnala che Elkjaer del Verona ha appena segnato il 2 a 1 con cui gli odiati scaligeri battono l'Inter... Apoteosi totale!!
    Correva l'anno 1987, l'11 di gennaio: il Napoli era campione d'inverno per la prima volta nella storia…

    (in foto, i disegni dei tre gol azzurri segnati all’Ascoli, firmati da Paolo Samarelli e pubblicati con quelli dell’intero campionato nel “Guerin Sportivo mese” di giugno 1987)

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