Pavoletti, l'attaccante che servirà tanto anche a Milik

L'arrivo di Pavoletti consentirà al centravanti polacco di recuperare dall'infortunio nei tempi giusti, soprattutto a livello psicologico. Per non ripetere l'errore fatto con Rafael...
  • teleclubitalia.it

    di Francesco Bruno

    Quindi è ufficiale, Pavoletti è del Napoli. Il famoso attaccante di peso e di personalità, di cui tanto abbiamo discusso da agosto ad ora, è finalmente arrivato. E' il centravanti che - affermano le cronache - è stato proprio Sarri a richiedere fortemente perchè ritenuto ideale per il suo sistema di gioco: partecipe nella costruzione del gioco, capace di far salire la squadra e, alla fine, in grado di finalizzare la manovra sviluppata.

    Ma non dovrebbero essere solo queste considerazioni tecniche a farci stare allegri, c'è dell'altro. Si parla tanto in questi giorni del possibile recupero lampo di Milik. Si fa sempre l'esempio di Lucarelli che torno' in campo' dopo novantanove giorni dall'infortunio. D'accordo, ma gioco' per pochi minuti a fine gara in Coppa Italia, e poi il ruolo che doveva ricoprire in quel Napoli era quello dell'ariete da gettare nella mischia negli ultimi minuti per giocarsi la carta della disperazione. L'attaccante polacco invece è il titolare, il sostituto designato del “traditore” Higuain, quello che deve giocare ogni partita. Affrettare a tutti i costi il suo rientro in campo vorrebbe dire rischiare.

    Non basta essere clinicamente guariti per tornare a giocare, occorre aver superato le titubanze che, magari inconsciamente, sono inevitabili dopo un infortunio di questo tipo. Si correrebbe il rischio di fargli fare la fine di Rafael che, quando arrivo' a Napoli, gravitava in orbita nazionale ed era considerato uno dei portieri piu' promettenti al mondo. Aveva vinto la Libertadores ed era titolare nel Santos, una maglia certamente non meno pesante di quella del Napoli. Rafa Benitez credeva in lui tanto da alternarlo al suo pupillo Reina a difesa dei pali azzurri. Accadde pero' che a Swansea, in Europa League, si ruppe il crociato anteriore dopo un primo tempo giocato alla grande. Ritorno' a giocare da titolare nel preliminare di Champions del San Mames contro l'Athletic Bilbao e commise subito un paio di errori clamorosi che segnarono l'andamento della gara. Da quella sera in poi – eccezion fatta per la serata magica di Doha – inanello' errori su errori fino alla partita da incubo di San Valentino a Palermo in cui perse il posto a favore di Andujar. Cosa poteva essere successo? Verosimilmente, pur essendo clinicamente guarito, non era ancora mentalmente pronto quando rientro', ha iniziato a commettere qualche errore di troppo, ha perso la fiducia dei tifosi e non ha creduto piu' nei propri mezzi.

    Questa storia del recupero miracoloso di Milik mi ha ricordato molto quella di Rafael, non fosse altro perché il portiere e il centravanti sono i ruoli - con il difensore e il centrocampista centrali - che costituiscono la spina dorsale di una squadra di calcio. Per riprendersi da un infortunio serio come quello che entrambi hanno subito non basta essere fisicamente guariti, serve tempo per cancellare le paure ed essere davvero pronti. Ancor piu' che per il valore del giocatore, l'acquisto di Pavoletti è importantissimo per questo motivo. Permetterà a Milik di rientrare nei tempi giusti, evitandogli il rischio di smarrirsi, come è successo purtroppo a Rafael.

    Condividi questo post