Mercato Napoli: il sorriso ritrovato di Callejon e il Pipita Boom Boom

Ma come quest’anno si parla tanto dei calciatori in entrata e poco di quelli in uscita: merito della società e del clima che si è creato a Dimaro
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    di Alessio Capone

    La stagione del calcio mercato si era aperta con un brindisi, una tequila Sarri e limone per festeggiare il nuovo arrivato sulla panchina azzurra. Un arrivo che ha dapprima suscitato perplessità e sconcerto per poi lasciare spazio a delle più comprensibili e meno nocive speranze e curiosità. Come sarà il nuovo Napoli? Chi comprerà? Chi se ne andrà?

    Già, chi se ne andrà. Spesso si guarda solo al mercato in entrata ed è naturale che sia così, ma per questo Napoli che combatte contro i media e i grandi club è fondamentale anche (se non di più) il mercato in (non) uscita. Soprattutto per i campioni che ha in rosa e che in questo ultimo mese sono stati accostati a qualsiasi squadra. Addirittura qualcuno è riuscito ad ipotizzare un Mertens in partenza: proprio lui, il più innamorato di Napoli, quello che lo scorso anno attendeva impaziente quella firma di Reina mai arrivata, dovrebbe andarsene proprio adesso che anche il portierone spagnolo è ritornato a casa. Fantasie estive, dev’essere il  caldo.

    Occorre invece registrare, rimanendo nell’ambito del concreto, che quell’Atletico Madrid, il club più vicino a Callejon (primo sulla lista dei partenti a inizio stagione), si è defilato, ha cambiato rotta e obiettivi. E nel contempo, giorno dopo giorno, lo spagnolo ha addirittura ritrovato il sorriso nel ritiro in quel di Dimaro. Quel sorriso immortalato in diverse foto di “trentin memoria” è l’emblema, il simbolo di come lo scenario sia completamente cambiato nel giro di un mese in casa Napoli. Gli equilibri stravolti. Addirittura anche le voci, i giornali si sono fatti più quieti, prudenti. Si sono concentrati solo sulla telenovela Allan o sulle polemicucce post Benitez.

    Merito va dato alla società che è intervenuta in maniera decisa. Inutile dire che gli equilibri di cui sopra siano stati pesantemente condizionati da quel comunicato ufficiale della società riguardante il fiore all’occhiello di questo Napoli, nonché punto critico attorno al quale ruota un intero progetto: per l’acquisto di Higuain occorre onorare una clausola di novantaquattromilioni e quattrocentotrentasettemila euro. Boom! 94 milioni! Il vero crack di mercato italiano di questa prima parte di stagione. Dose rincarata dal nuovo tecnico che ogni qualvolta abbia parlato dell’asso argentino lo ha sempre fatto considerandolo parte integrante della rosa e del suo progetto. Senza dimenticare il debutto del ds Giuntoli: un club del nord Italia si è interessato a Higuain, ma rimarrà con noi. Higuain è incedibile. Boom Boom! Il presidente ha poi corretto il tiro, dichiarando di aver voluto fare quelle precisazioni proprio per mettere a tacere alcuni giornali che si facevano insistenti, aggiungendo che Nicola, il fratello del Pipita, è persona gradevole e corretta. Si era un po’ risentito l’entourage del giocatore dopo quell’uscita. Andava coccolato.

    E allora coccoliamoci anche noi e ridiamo insieme a Callejon; dopo la tequila Sarri e limone proseguiamo quest’estate alcolica napoletana e brindiamo ancora: il cocktail è sempre base tequila. In alto i calici e beviamoci alla goccia questo Pipita Boom Boom.

    Alla salute.

        

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