Il ritorno di Lavezzi a Napoli? Magari…

Negli ultimi giorni la voce si è fatta più insistente: sarebbe un affare dal punto di vista tecnico, prima ancora che emotivo
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    di Domenico Zaccaria

    Lavezzi di nuovo a Napoli? Già da qualche mese si parla di questa possibilità e, a quanto pare, nel mercato invernale c’è stato un primo approccio fra Bigon e gli sceicchi del Paris Saint-Germain, con la promessa di riprendere il discorso in estate. Negli ultimi due giorni la notizia è tornata prepotentemente alla ribalta, dopo che il Pocho ha spiegato come, in caso di ritorno in Serie A, gli azzurri avrebbero la priorità su tutti.  Non ho mai amato le minestre riscaldate e la storia del calcio è piena di grandi ritorni fallimentari. Eppure per il Pocho farei un’eccezione, per motivazioni tecniche prima ancora che umane. Ma partiamo da queste ultime. C’è modo e modo di chiudere una bella avventura (vero, Cavani?) e Lavezzi ha scelto quello migliore: non ha fatto mistero della sua (legittima) volontà di cambiare aria e ha salutato da campione vero, con le lacrime agli occhi, dopo aver riportato un trofeo a Napoli a 20 anni dalla Supercoppa Italiana targata Maradona. Non credo, insomma, che la stragrande maggioranza dei tifosi possa serbargli rancore; anzi, un “Lavezzi 2” potrebbe avere effetti positivi sull’ambiente proprio perché si tratta di un giocatore che ben conosce la piazza, che è stato l’unico vero idolo di Napoli dopo Diego e che in questi due anni parigini è notevolmente cresciuto. Già, il ritorno del Pocho sarebbe un affare anche dal punto di vista tecnico. Nel Paris Saint-Germain imbottito di attaccanti, infatti, l’argentino gioca ormai stabilmente da ala. Recentemente, in un’intervista concessa a Sky ha spiegato: “A Napoli mi consideravano un attaccante che segna poco, qui un centrocampista che segna tanto”. Sarebbe in sostanza perfetto nel 4-2-3-1 di Benitez che tanto sacrificio chiede agli esterni di attacco. Anche e soprattutto in vista della partenza di Pandev, la cui esperienza napoletana pare destinata alla conclusione, che nel ruolo di vice Hamsik potrebbe essere sostituito tranquillamente da Mertens. Una batteria di rifinitori composta da Lavezzi, Insigne, Callejon, Mertens e Hamsik sarebbe da sogno. E visto che sognare non costa niente…
     

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