Vincere aiuta a vincere? Forse altrove

A Napoli la storia c'insegna che quando si è conquistato un trofeo, non c'è stato posto per altre soddisfazioni
  • di Francesco Albanese

    Vincere aiuta a vincere? Forse altrove, ma non a Napoli.

    La bacheca dei trofei del Napoli è quella che è, però ci dà indicazioni interessanti su quale sia stata fin qui la storia del club azzurro. Partiamo dalla stagione del primo scudetto. Nel 1986-87 il Napoli abbandona prematuramente la coppa Uefa di allora a seguito della cocente eliminazione ai rigori da parte del Tolosa di Stopyra e soci: per giunta con errore decisivo dal dischetto di Diego Armando Maradona. Per completezza d'informazione quell'anno si vinse anche una splendida coppa Italia con un ruolino di marcia di sole vittorie (record imbattuto e imbattibile), seppure ottenute contro avversarie non sempre dal nome altisonante.

    Due anni dopo gli azzurri conquistano il primo e fin qui unico alloro continentale. La cavalcata in Uefa è entusiasmante, ma niente double: in Italia c'è l'Inter dei record che si laurea campione proprio nel match interno contro di noi.

    Stagione 1989-90 è l'anno dei mondiali italiani. Maradona pesca dorados in Argentina, ma il Napoli tiene botta e quando Diego torna anche lo stratosferico Milan di Sacchi deve farsi da parte. A proposito finitela con la barzelletta della monetina di Alemao e rivedetevi che razza di gol annullarono a Marronaro durante Bologna-Milan! Trionfo in italia dunque, ma in Europa l'avventura in Uefa finì precocemente sotto i colpi di un Werder Brema, addirittura sospetto quanto a foga agonistica: in Germania Bigon provò pure la strana coppia Maradona (10) e Zola (8), ma nulla impedì la cacciata già in autunno. A Brema ne rimediammo cinque.

    Da allora bisogna fare un balzo in avanti al maggio del 2012 per vedere di nuovo il Napoli vincere un trofeo, al netto della Supercoppa sempre del 1990. La coppa Italia contro la Juventus neo campione d'Italia segna la prima vittoria della gestione De Laurentiis ed arriva in una stagione che ci ha visto eliminati agli ottavi di Champions ad opera del Chelsea, mentre in campionato i sogni di piazzarsi in alto s'infrangono a Bologna su una traversa colpita da Paolo Cannavaro nei minuti iniziali. Insomma arriviamo quinti!

    C'è bisogno che vi ricordi come andò nel 2013-14? Al suo primo anno Benitez conquista la coppa Italia in finale contro la Fiorentina nel maledetto giorno dell'agguato a Ciro Esposito. Dalla lotta scudetto usciamo troppo presto (alla fine saremo terzi), mentre in Europa avevamo lasciato il passo al Porto di Jackson Martinez.

    Insomma a queste latitudini la gestione dei due fronti (per non parlare dei tre) è quantomeno problematica, ecco perché mi permetto di suggerire la seguente formazione da schierare contro il Villareal: Gabriel, Maggio Chirihces Koulibaly Strinic, David Lopez Valdifiori Chalobah, El Kaddouri Gabbiadini Mertens.  

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