Perché era giusto fischiare Edinson Cavani

I tifosi che hanno contestato il Matador non sono né ingrati né "cafoni". C'erano buone ragioni per esprimere un dissenso tanto rumoroso quanto pacifico, parola del papà di Don Ciro
  • Ansa
    di Manfredi "Freddy" Adams
     
    Stadio San Paolo. Il ritorno dei figlioli, prodighi o no, in forza al PSG, hanno diviso i cuori dei tifosi del Napoli. A Lavezzi applausi e sorrisi, a Cavani fischi equamente ripartiti con indifferenza.
     
    Lavezzi il godereccio, con i suoi sorrisi ammiccanti, conquistò subito i tifosi del Napoli. Lo scugnizzo d'Argentina, il genio dei suoi dribbling impossibili, le corse da cavallo pazzo sfrenato fecero subito breccia nei cuori partenopei che gli perdonavano sempre qualsiasi giocata, con risultati spesso non esaltanti, ma il suo furbo sorrisetto da colui che provava sfizio almeno nel provarci, trovava sempre un paternale perdono, se non altro per essere il più napoletano degli argentini. E con gli argentini c'è sempre stato feeling, fidanzate Screpanti a parte.
    Cavani il rispetto se lo è procurato faticando. Il suo acquisto dal Palermo fu etichettato come una ennesima pesca al "purpo". Grazie ai preziosi insegnamenti tecnico-tattici e alla sua dedizione al lavoro, riuscì a far cambiare parere ai soliti glorificatori del lavoro altrui, conquistando, a suon di gol, anche il cuore dei supporters azzurri.
     
    Lavezzi, come Cavani, ha avuto tanto da Napoli. L'amore dei tifosi partenopei è qualcosa di talmente enorme che ti rimane impresso: Lavezzi lo ha sempre ricordato, Cavani ha fatto presto a dimenticarlo. Napoli si è sentita tradita, ecco il perché dei fischi al Matador.
    Quando Cavani rinnovò il contratto con il Napoli fino al 2017, con stipendio superiore ai 2 milioni, Napoli era in festa. Il Matador dichiarava di essere contento, felice dell'amore della gente di Napoli e di avere casa e famiglia a Napoli, con l'aiuto di Dio.
    Purtroppo una sbandata sentimentale gli fece crollare la Fede, sfasciò la sua famiglia e il denaro sembrava aver preso il posto della croce. Di lì a poco fu un continuo corteggiamento di Edinson Cavani per il Real Madrid; la sua voglia di andar via dall'Italia lasciò il segno, aprendo una crepa nel cuore dei napoletani. "Ma sei contento o te ne vuoi andare? Vabbè il Real Madrid, oh aneme d''o Priatorio...e come fai a trattenerlo? È legittimo aspirare a giocare per il Club più prestigioso del mondo, ma... Il contratto appena firmato"? E così è accaduto che i tifosi cominciarono a contestare il loro idolo e lo invitano ad andar via. Addirittura comparvero striscioni che invitavano il Matador a trasferirsi altrove. Ne sono comparsi a Piazza Garibaldi, vicino alla Stazione Centrale ed anche in piazza del Municipio, sulle strutture del cantiere della metropolitana. "Cavani, dacci retta, facci esultare, vattene in fretta" è scritto sul primo dei due striscioni. Più sintetico ma ugualmente chiaro quello esposto in Piazza del Municipio: "Cavani, vattene!".
     
    Cavani se ne andò, ma non per la più bella del liceo (leggi Real Madrid)... Il "vil"denaro del babbo ricco (sceicco) lo convinsero a legarsi con una qualsiasi, forte solo del conto in banca. Quale onta peggiore? Dico io, fammi le corna per la migliore, per la più affascinante e sensuale, non per una cicciona con i baffi, ma con petrodollari...
    Come detto prima, Lavezzi applaudito e Cavani lasciato quasi nell'indifferenza condita da qualche sano fischio che suona come il lamento dell'amante tradito.
    Non è giusto dare dei cafoni ai tifosi che hanno fischiato Cavani allo stadio. Addirittura verso la fine del primo tempo Cavani se li è proprio meritati! Dopo un'entrata su Gargano ed un disimpegno sbilenco, il pubblico del San Paolo lo punzecchia con qualche fischio. Cavani risponde alla provocazione incitando il pubblico, con ampi gesti, a fischiare di più dimostrando di avere nervi poco saldi e la non conoscenza dello statuto-del-perfetto-professionista, quale si è sempre dichiarato.
    Non sono stati i tifosi a dare una cattiva immagine di se stessi.
    Il fischiare, se si limita a questa pratica, è l'unico esercizio di disapprovazione che un tifoso possa avere. Non pratichiamo onanismo cerebrale per favore! Non preoccupiamoci di dare una buona immagine di tifosi quando invece al primo passo falso (anche soltanto pensato) siamo beccati ferocemente dagli stessi cui vorremmo fare una buona impressione. Il gesto di Cavani benché di pancia ed umano, è inammissibile per un professionista. 
    Personalmente, pur ringraziando Cavani per le 104 volte che mi ha fatto esultare, se fossi stato allo stadio, lo avrei trattato come si dovrebbero trattare i calciatori per i quali non hai né simpatia né antipatia, tanto...i calciatori vanno e vengono: alcuni sono più bravi, altri più simpatici, ma resta la Fede per la nostra maglia azzurra per la quale, anche di fronte ai signori bomber come il nostro ex Cavani, dovremmo essere più solerti nel difenderla contro tutti dimostrando compattezza ed identità.

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