Ripartiamo da qui

Nel video che pubblichiamo è condensato il senso del calcio che ci appartiene. Aldilà del risultato.
  • di Francesco Albanese

    La notte di Bilbao è ancora giovane. La capitale della Bizkaia è in preda alla festa che la sta travolgendo per aver riacciuffato i gironi della Champions League dopo sedici, interminabili, anni. La vittoria sul Napoli sta facendo impazzire una città intera, ogni angolo è colorato di rosso e di bianco, eppure qualcosa distrae i baschi dal clima di generale euforia. Sul vialone che conduce al San Mamés avanza lento un cordone di polizia e dietro, silenziosi, camminano i settecento napoletani appena usciti dal settore ospiti. Qualche curioso si affaccia, qualcun altro sfodera l'immancabile smartphone per filmare il passaggio. La birra scorre a fiumi, ma per qualche minuto la gioia lascia spazio al senso di rispetto verso gli sconfitti. Ne scaturisce una scena bellissima. La polizia allenta i cordoni e permette a napoletani e baschi di abbracciarsi. Nessuna parola, solo il calore di un abbraccio e di una stretta di mano. Un saluto fraterno e spontaneo che testimonia l'essenza del gioco del calcio: i colori ci dividono, il pallone ci unisce. 

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