Coppa Italia, finale a Roma. Una follia?

Saltata l’ipotesi Milano, l’ultimo atto sarà ancora all’Olimpico. E se dovesse arrivarci il Napoli?
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    di Domenico Zaccaria

    In un paese normale la finale di Coppa Italia viene giocata nella Capitale. Ma l’Italia è un paese normale? La risposta è no, a tutti i livelli e ancor meno nel calcio. Ricordiamo ancora tutti i drammatici fatti del 3 maggio scorso: l’agguato di un gruppo ultras di fede romanista, la morte di Ciro Esposito, il piano sicurezza (?) che mostrò delle incredibili falle. Per le quali nessuno ha pagato, ma questa è un’altra storia. Per questa edizione della Coppa Italia, che stasera vedrà l’esordio del Napoli campione, si era ipotizzato di spostare – dopo 7 anni consecutivi – la sede della finale a Milano, in concomitanza con l’Expo. Una decisione forse saggia, non tanto (o forse non solo) per l’importante manifestazione in programma in Lombardia. Talmente saggia che ovviamente è stata scartata. La finale della prossima Coppa Italia sarà giocata a Roma. Ora, la domanda sorge spontanea: cosa succederà se dovesse arrivarci il Napoli? Chi si prenderebbe, a un anno di distanza, la responsabilità dell’ordine pubblico a fronte dell’arrivo all’Olimpico di almeno 20mila napoletani? Chi adesso non riesce nemmeno a garantire la presenza delle tifoserie ospiti ogni volta che si gioca una partita a rischio? Purtroppo sì. Rabbrividiamo.

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