O' trammammuro di Sassuolo-Napoli, chi sale e chi scende

L'ascensore del Napoli di Sarri sembra precipitare come quello dei più paurosi film horror. Poche luci e tante, troppe ombre in questo esordio
  • Il Mattino

    di Boris Sollazzo

    Scrivere di una sconfitta così è difficile. Decidere chi sale persino di più. Escludere qualcuno dalle bocciature, un'ingiustizia: meriterebbero tutti le orecchie d'asino. Ma ci proviamo.

    SU- PEPE REINA: Para l'impossibile, persino con il tacco. Viene superato solo dagli orrori dei suoi compagni. Raul Albiol sarà anche un suo amico fraterno, ma in campo non lo dimostra. Con Rafael o Andujar avremmo chiuso sul 3-1 per il Sassuolo già al doppio fischio finale del primo tempo. Un campionissimo come lui tra i pali meriterebbe più rispetto.

    SU- MAREK HAMSIK: Segna, cerca di farsi vedere, da lui ripartono quelle poche azioni decenti che vediamo fare al Napoli. La posizione che si è scelto da solo non sembra quella giusta, ma lui almeno si sforza a convincerci del contrario.

    GIU'- ELSEID HJSAY: Fossimo alle paralimpiadi, tanto di cappello. Un giocatore con grossi limiti nei fondamentali, privo del piede sinistro, che gioca in serie A. Commovente. Ma siamo nel massimo campionato italiano e lui riesce solo in un miracolo: farci rimpiangere Britos. Viene il sospetto che fosse in campo solo per far espellere il fumantino Berardi. Ci prova e non gli riesce neanche quello.

    GIU'- MIRKO VALDIFIORI: La visione di gioco ce l'ha. Si capisce che sa sempre dove mettere il pallone e quale sia il compagno libero. Ecco, lo sa. Che poi riesca a piazzare la giocata o a imbeccare chi si smarca, è un altro paio di maniche. E nella fase difensiva la sua lentezza diventa quasi patetica. Ricorda Riquelme e Ortega, ma a fine carriera. Anzi no, ricorda quei due, ma come giocano ora.

    GIU'- LORENZO INSIGNE: Stiamo ancora cercando prove inconfutabili che abbia giocato stasera.

    GIU'- RAUL ALBIOL: non c'è dubbio, è un campione. Solo un grandissimo potrebbe sbagliare con la sua tenacia, la sua continuità, la sua fantasia. Non può che farlo di proposito, non c'è altra spiegazione alle sue baggianate. Ora però ridatemi Ignoffo.

    GIU'- VLAD CHIRICHES: Porto e Latina ci avevano illuso di aver trovato un grande centrale difensivo. A Reggio Emilia abbiamo visto un uomo che ha saputo ripetere le gesta di Victor Ruiz, ma con l'abilità del miglior Fideleff. Il tutto con la protervia di un bullo del liceo.

    GIU'- MAURIZIO SARRI: i suoi calciatori hanno fatto di tutto per non seguire le sue richieste. Il momento più comico? Valdifiori che chiama uno schema da calcio da fermo e i suoi compagni che prendono, TUTTI, la posizione sbagliata. Sembrava L'allenatore nel pallone, ma senza Aristoteles.

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