Napoli-Genoa, ecco perché non ci piace vincere così

Non siamo abituati a giustificarci perché quasi mai ci ritroviamo nella condizione di doverlo fare. E invece, a causa degli errori di Calvarese, una gara dominata è diventata la “pastiera napoletana”
  • introsport24.it

    di Domenico Zaccaria

    Sarà un caso, ma da quando Benitez ha alzato la voce la musica è cambiata. Ma a noi vincere così non piace, semplicemente perché non ci siamo abituati. Ieri, oltretutto, ci sentivamo gli occhi di tutti puntati addosso perché mezza Italia ci tifava contro: Roma, Lazio, Fiorentina, Sampdoria, le due milanesi e, ovviamente, il Genoa. E quindi il gol in fuorigioco e il rigore a dir poco generoso assegnato da Calvarese, oggi, ci fanno arrossire ancora più del dovuto.  Prova a sostenere, il giorno dopo, che il fallo di Roncaglia su Higuain era da espulsione e che c’era un altro mezzo rigore a nostro favore: altre tifoserie sono abituate a farlo, noi no. Non siamo abituati a giustificarci perché quasi mai ci ritroviamo nella condizione di doverlo fare. Resta il rammarico per una partita che, sul campo, si poteva vincere in maniera netta, con un pizzico di precisione sotto porta in più: e invece una gara dominata è passata agli annali come la “pastiera napoletana” (Secolo XIX dixit). E ci dispiace, in fondo, che gli errori del fischietto teramano siano andati a penalizzare proprio i rossoblù, una delle poche tifoserie che non ci “saluta” inneggiando al Vesuvio e al colera. Cercando di mettere un attimo da parte l’amarezza per quanto accaduto ieri sera, però, emerge un’altra costatazione. Recentemente, proprio su questo sito, avevamo criticato l’atteggiamento di Garcia che, continuando a porre   l’accento sugli errori arbitrali nell’ormai lontana Juventus-Roma, era intanto passato all’incasso contro le più piccole. Sarà un caso, ma da quando Benitez ha aspramente criticato la direzione di Tagliavento dopo Napoli-Juventus, gli episodi arbitrali hanno iniziato a girare a nostro favore. Ecco, il sospetto (speriamo infondato) è che non si tratti di un caso. Ma di un malcostume italiano in nome del quale sei costretto a subire contro è chi è più potente di te, per poi essere ricompensato quando affronti chi lo è meno. “A fine stagione gli errori si compensano”, si dice sempre in questi casi. Sarà…ma a noi vincere così non piace. Anche se ogni tanto #cipuostare. 

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