Napoli-Genoa vista da Busto Arsizio

Gli incubi del nostro cantautore - che ha appena composto un album (quasi) più bello di un goal di Higuain - in campo, ancora Pino Daniele perché un'assenza così non si riempie facilmente e l'arbitro. Perché un napoletano non si nasconde. Mai
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    di Alessio Capone

    Massimo Mauro è favorevole a Mertens in panchina, mio padre concorda e Inler è titolare. Se non fosse per questa cronaca me ne andrei dritto a casa perché è già abbastanza così.
    Che poi una volta Britos, una volta Inler, una volta Britos, una volta Inler. È frustrante. Come chiedere di uscire ad una ragazza che una volta ti risponde che se non fosse fidanzata, magari, poi si sfidanza e ti risponde che se non si fosse appena lasciata, magari. E tu rimani lì con un bel cerino in mano. Ecco, la testa di Inler mi ricorda la capocchia di un cerino.
     
    Dallo studio pre partita ci salutano e ci lasciano alla telecronaca dell'accoppiata Di Gennaro-Adani. E vai così che va bene e vai così che ci siamo. Maledetta telecronaca che mi inchiodi qui. Diario, mio caro diario del campionato, fammi compagnia almeno tu.
     
    All'ingresso delle squadre parte la ormai consueta Napul'è, questa volta interrotta bruscamente. Ma quel pezzo va suonato tutto, non va interrotto, piuttosto lo facciano partire prima, ma va suonato tutto. Non è un inno, forse no, ma va suonata prima di ogni partita. Perché è oggettivamente una canzone bellissima. Io ho conosciuto il Pino Daniele main stream, quello di canzoni molto meno belle rispetto alla sua prima produzione, quindi non l'ho mai amato molto, ma quando ho sentito per la prima volta Napul'è sono rimasto impressionato. Inoltre, un mio amico juventino di qui, del nord, che mi chiama Napoli e che mi prende sempre in giro, mi ha scritto che quella è comunque una canzone bellissima e che la sera di Napoli-Juve gli sono venuti i brividi. Dunque non è una canzone che possono capire solo i napoletani, perché Pino Daniele è andato oltre Napoli arrivando fino a Clapton. È una canzone universale, per tutti, ma non di tutti. È di chi vive quelle cose, ma arriva a tutti, come il blues. Il blues è dei neri afroamericani nelle piantagioni di cotone, ma è arrivato a tutti. È qualcosa che va ben oltre ad un semplice inno o incitamento. È essenza. Quella sera di Napoli-Juve, quando ho alzato gli occhi verso la curva B e ho visto tutte quelle sciarpe stese, non ho sentito rabbia, carica, voglia di vincere o di imporsi in maniera perentoria, no. È stato qualcosa di diverso, difficile da spiegare. Qualcosa di naturale, delicato, ma allo stesso tempo irresistibile, trascinante e quasi sconvolgente. Qualcosa che suscita rispetto in chi assiste, anche dalla tv, come il mio amico juventino. Non è un inno o una canzone ufficiale, è più semplicemente una canzone che deve essere suonata perché restituisce la giusta dignità ad un popolo maltrattato; ha la stessa funzione del blues, appunto. Eccoci, siamo questo, se vesti questa maglia non giochi per una squadra, per noi questa maglia va oltre lo sport, non stai entrando in uno stadio, stai abbracciando una cultura profonda e complessa. Sei un privilegiato. Ricordatelo sempre.
    Va suonata sempre e interamente. Senza interruzioni.
     
    Si parte.
     
    La prima palla di Inler è un fallo per loro. La prima palla di Higuaín è un dribbling dei suoi a far partire un'azione che poi va lui stesso a concludere. Higuaín e Inler mi fa venire in mente quel classico Disney: La Bella e la Bestia.
     
    GOOOOOOLLLLLLLL! HIGUAÍN! HIGUAÍN! HIGUAÍN! HIGUAÍN! HIGUAÍN! Gran bella azione, primi sette minuti di calcio fluido e deciso, palla geniale di Hamsik per Callejon e tap in semplice semplice per Gonzalo mio. Bene così.
     
    Di Gennaro: "per il Genoa son 10 i punti recuperati da situazioni si svantaggio" 
    Mio padre "Zitto cornacchia" 
    Tempo un minuto e Inler perde palla, il Genoa riparte bene penetrando nella nostra difesa tenera, così tenera che si taglia con un grissino. Forse cornacchia non è abbastanza papà.
     
    Povero Callejon, se solo avesse dietro di sé un terzino. Quanti tagli a vuoto, quanti chilometri buttati. 
     
    Adani: "David Lopez lineare, da 6,5, raramente va oltre ma è sempre costante. Sa fare bene un po' tutto". E io sottoscrivo.
    Intanto la nostra difesa Nostromo concede a Rafael una bella parata a salvare. Bravo anche il mio Cabral.
     
    Leggerezza di Albiol, ammonizione e punizione per loro che attraversa lo specchio della porta e va in angolo. Da un angolo per loro parte un contropiede per noi gestito male da De Guz che non ne sta ingarrando una stasera. Sembra Inler.
     
    Higuaín sta cercando Hamsik con insistenza commovente. Lo cerca in area con gli occhi che ha sulla nuca e gli serve una palla meravigliosa. Alto. Peccato.
     
    Praticamente Roncaglia ha trattenuto con due mani il braccio di Higuaín lanciato verso la porta. Fallo di Higuaín. Giusto così. Certe giocate non fanno per questa serie A. E certi giocatori non si sa come facciano ed essere ancora qui. Sei di altra categoria, amore mio.
     
    Altra giocata monumentale di Higuaín per Hamsik che manda in porta Goekhan De Guzman. Errore clamoroso a tu per tu col portiere. Poi il Goekhan, quello vero, sbuccia la palla con la capocchia di cerino che si ritrova, giocata d'altri tempi di Perotti col tacco, tiro di Antonelli e altro bel doppio intervento di Rafael. 
    Questa sera però il problema di Rafael sono i piedi. Una sera i piedi, una sera le uscite in area, una sera i piedi...va beh, la fine ora la conoscete.
     
    Fine primo tempo.
    Il nostro schema principale è stato: facciamo correre Callejon a caso avanti e indietro.
    Ho scritto per sette volte la parola Higuaín e suoi derivati. Non aggiungo altro.
     
    Secondo tempo.
     
    Pronti via. Hamsik serve una bella palla a Deguz che con una finta mette a sedere portiere e difensore, tiro salvato da Burdisso in scivolata. Praticamente un gol. Anche il nome di Hamsik lo sto scrivendo spesso questa sera e ne sono felice. Di Inler invece non scriverò più. Sembra una presa in giro. Che rischio.
     
    "S'è stirato s'è stirato" 
    Pooh! Gufi! Pooh! Cornacchie schifose! Pooh! Quanto vi schifo. Gonzalo rimane in campo nonostante nonostante le skyfate.
     
    Iago Falque. Inseguito da qualcuno stranamente in ritardo e non chiuso a dovere da Albiol. Abbiamo sprecato tantissimo e ora dobbiamo rifare tutto daccapo.
     
    Serie di azioni sprecate ancora dai nostri. Adani:"il Napoli poteva essere tranquillamente due a zero per quanto creato. Problema di questo biennio del Napoli di Benitez". Anche qui sottoscrivo.
     
    Higuaín che sfancula l'arbitro di linea reo di averlo ostacolato nella corsa. Sono i momenti in cui lo amo dippiù.
     
    Attenzione, punizione per noi e rigore fischiato. Adani dice che è difficile fischiare un rigore così, io ho visto una spinta invece, ma su un giocatore che non poteva prenderla.
     
    GOOOOOOOLLLLLL! HIGUAÍN! HIGUAÍN! HIGUAÍN! HIGUAÍN! HIGUAÍN!
     
    Calcio d'angolo per loro: "il Genoa è la squadra che ha segnato più gol di testa e il Napoli è la squadra che ne ha subiti di più. Gasperini non ha mai perso a Napoli col Genoa". È tornato il cornacchione con le sue skyfate.
     
    Al 39' dentro Britos e fuori Strinic. Britos e l'innominabile.. Gesù pensaci tu.
     
    Dopo 10' minuti di tensione, ma poca sofferenza, la partita termina a nostro favore e con il medesimo risultato dell'andata.
     
    Le due decisioni arbitrali a nostro favore sono la dimostrazione che se si urla e si picchiano i pugni poi si ottengono risultati in tema di arbitri.
    Ma vorrei ricordare ai detrattori del "Ci può stare" che Higuaín, come riportato più sopra, è stato trattenuto con due mani mentre era lanciato in porta. Era un fallo da ultimo uomo che però è stato fischiato contro di noi. Quindi abbassate le orecchie. Muti. Perché io sono qui ad ammettere, a differenza di altri.
     
    Settimana prossima ci sarà la nostra bestia nera, ma c'è tempo per pensarci.
     
    Prima di chiudere volevo porgere le mie scuse ed esprimere tutto il mio rispetto agli indignati che invasero la mia home di facebook con post riguardanti Genny la carogna nei giorni successivi ai fatti di Roma. Ammiro la vostra coerenza e il vostro rigore morale; infatti nel post Parma-Cesena di domenica avete invaso con medesima veemenza la mia home di facebook con post rabbiosi e inferociti per quell'ultrà che è sceso in campo. Insomma, mi avete dimostrato che ero in torto io, che il vostro indignarvi non aveva a che fare con un latente spirito razzista nei confronti dei napoletani, no. Voi siete uomini tutti d'un pezzo. 
    Allora, incuriosito dal giochino di settimana scorsa, mi sono divertito anche oggi e ho cercato su google le parole "indignati + genny 'a carogna + verità" e mi sono usciti i seguenti risultati:
    - uomini piccoli.it
    - uomini senza palle.org
    - gente che ama Salvini.nord
    - radical chic comunisti di sto cazzo.cazzo
    - tutti gli amici di Daria Bignardi.sucks
    - e infine mi è apparso un video di Thuram che urlava: "STRUNZ!". Ma non ho capito cosa volesse dire perché non parlo il francese.
     
    Adl Napoli, proprio un Napoli coi baffi. E se va bene a me, buon Napoli a tutti.
     
    Forza Napoli.
    Sempre, comunque e dovunque.

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