di Domenico Zaccaria

SU: GONZALO HIGUAIN – Che si tratti di spingere in rete la respinta di Perin, di trasformare con freddezza un rigore delicato, di rifinire per i compagni oppure di fare a sportellate con i difensori avversari, Higuain risponde sempre presente. Nella partita del Pipita c’è tutta la sua classe ma anche la voglia di spingere la squadra oltre ai suoi soliti limiti. Insomma, il migliore. Per distacco. 

SU: KALIDOU KOULIBALY – Dalle sue parti non si passa: fa valere lo strapotere fisico contro i piccoli attaccanti del Genoa e non ne soffre mai la velocità. Bello da vedere quando esce dall’area palla al piede dopo aver anticipato l’avversario. Se fosse solo un po’ più preciso in fase di impostazione chiuderebbe il cerchio.

SU: JOSE’ MARIA CALLEJON – Mamma mia quanto corre! Se a volte imprechiamo perché pecca di lucidità davanti alla porta, ricordiamoci che un attimo prima era a fare il terzino 80 metri più indietro.

SU: MAREK HAMSIK – Lui, il buon De Guzman, lo aveva messo davanti alla porta due volte.

SU: IVAN STRINIC – Pochi fronzoli e tanta sostanza. Tre gare di fila in una settimana e mai una sbavatura: Ghoulam è avvertito.

GIU’: JONATHAN DE GUZMAN – Confusionario e generoso come sempre. Certo, lo scavetto a fine primo tempo grida ancora vendetta. E se alla fine non avessimo vinto?

GIU’: GOKHAN INLER -  Si riprende nel finale, con un paio di bei lanci per Callejon. Ma nel resto della partita fatica maledettamente e perde 2-3 palloni gravi in mezzo al campo. Va bene la lunga inattività, ma a tutto c’è un limite…

GIU’: GIANPAOLO CALVARESE – Non ci piace vincere così, soprattutto contro i fratelli genoani. Torti subiti contro la Juve, lamentele ed errori a favore con le più piccole: dopo la Roma, lo schema sembra ripetersi anche con il Napoli. Ma, ripetiamo, così non ci piace.