L'albero dei favoriti

Pagelle a senso unico, come i commenti del post Juve-Napoli. E intanto emergono pure degli inquietanti retroscena
  • di Lucio Fava Del Piano

    Il più esplicito di tutti è stato Buffon: “a un quarto d’ora dalla fine eravamo un po' in difficoltà e un pareggio non mi sarebbe dispiaciuto. Riconosco che il Napoli ci ha reso la vita dura, avrebbe meritato almeno un punto”. Lunghezza d’onda simile per Allegri, secondo cui "il Napoli ha dimostrato di essere una grande squadra, molto forte”, con il corollario che “la fortuna nella vita è fondamentale”. Infine Davide Torchia, procuratore di Bonucci e Rugani, ha sentenziato che “il pareggio sarebbe stato più giusto”.

     
    Insomma, chi la partita l’ha giocata e vinta, l’ha vissuta come una sfida tra pari, giocata bene da due squadre forti e decisa da un episodio. Tutti d’accordo?
     
    Mica tanto! A leggere le pagelle della Gazzetta, ad esempio, verrebbe da pensare a un’altra partita. Una partita in cui i giocatori della Juve hanno una media voto di 6,5 (con l’unica insufficienza assegnata a Morata), mentre quelli del Napoli hanno un voto medio inferiore al 5,5, con Jorginho e Albiol unici giocatori di movimento a meritare la sufficienza. Certo, si potrebbe obiettare che Mimmo Malfitano, che dà i voti al Napoli, sia notoriamente tifoso di una squadra basata nel nord ovest dell’Italia, che si autoattribuisce 33 scudetti e la cui maglia è a righe bianche e nere, ma non ci piace pensar male.
     
    Non ci piace, ma siamo quasi tentati di farlo quando sul giornale di lunedì troviamo un articoletto dal titolo gustoso: "Napoli, Sarri stuzzica De Laurentiis: è deluso dal mercato invernale”. Ci si aspetterebbe di trovare dentro chissà quale frecciata del mister al presidente. E invece niente di nuovo, poche parole sul fatturato estrapolate dalla conferenza stampa (cose che Sarri aveva già detto innumerevoli volte anche durante i giorni precedenti la partita) e ricucite ad arte. Intorno alle quali il nostro costruisce tutto un castello di presunte verità.
     
    D’altra parte, la partita di sabato ha convinto irrimediabilmente la stampa (come se ce ne fosse bisogno…) di quale sarà l’esito finale. "La Juve adesso è la favorita per lo scudetto perché c‘è il rischio che il Napoli possa subire il contraccolpo psicologico” sono parole di Pierluigi Pardo, ma potrebbe averle pronunciate qualunque giornalista sportivo nelle ultime 72 ore. Al punto che lo stesso Allegri, a fine gara, ha ammesso che la Juve è ora la favorita per lo scudetto, “ve lo dico così siete contenti”.
     
    Dimenticando forse che certe cose va bene te le dicano gli altri, ma se te le dici da solo, qualche volta...

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