La playnapolist di Napoli-Inter

Da Pino Daniele ai Ramones passando per Piero Ciampi, le dolci note della serata di Fuorigrotta
  • di Raffaele Calvanese

    Mamma che tensione. E’ già qualche anno che ci troviamo ad affrontare sfide di alta classifica, questa con l’Inter non è certo la prima e non sarà l’ultima ma a certe sfide non ci si abitua mai. Mancini se le ricorda bene, da quel lontano 2008 quando la sua Inter era lo spauracchio del campionato, e venne a perdere da capolista al San Paolo con gol di Zalayeta. Da allora Napoli è rimasta sempre una piazza difficile dove venire a giocare per i nerazzurri, e stasera quando ci si giocava la testa della classifica la musica non è cambiata.

    Ramones - Blitzkrieg Bop 

    “Hey oh, let’s go…”

    Pronti via, nemmeno il tempo di digerire il minuto di silenzio in ricordo del grande Luca DeFilippo, scomparso da pochi giorni, che gli attaccanti azzurri sono già in area interista. Murillo sbaglia un rinvio, parapiglia in area, una palla arpionata dal Pipita che non la perde mai di vista, la porta nel caso di Gonzalo è una sensazione non un luogo fisico. Il Pipita infatti si gira in uno spazio strettissimo ad una velocità assurda tanto da lasciare interdetti prima gli spettatori e poi anche Handanovic. Nemmeno il tempo di capire che eravamo già in vantaggio che Higuain era già sotto la curva a festeggiare. Insomma a testimoniare la qualità del gioco offerta dalle due squadre il Napoli di Sarri partiva con un gol di vantaggio, non solo metaforico.

    Happy Mondays - 24 Hours Party People 

    Giocare di Lunedì quando tutte le dirette rivali avevano già giocato. Giocare con tutti gli occhi addosso, con tutti i riflettori puntati, sentire la pressione che sale minuto dopo minuto. C’erano tutti gli ingredienti per un passo falso, sappiamo bene quante volte ci è capitato di fallire la partita giusta. Invece stasera non è andata così, gli azzurri hanno sovrastato l’Inter per due terzi della partita, fino al comprensibile calo fisico e nervoso che quasi ci costava i tre punti. Siamo riusciti a rendere il Lunedì un giorno di gioia. Svegliarsi stamattina per andare al lavoro era assolutamente secondario, avevamo tutti in mente una sola cosa, la lunga ed estenuante attesa del fischio d’inizio. Anche il weekend è stato un momento di smarrimento. Due giorni senza punti di riferimento, una lunga attesa utile solo a condensare la tensione. Tutto questo rende la vittoria, la presa della testa della classifica ancora più emozionanti ed intense.

    Cristina Donà - Giapponese

    “un kamikaze Giapponese…” 

    La più grande forza di una squadra può essere la consapevolezza della propria identità. Modellare la realtà circostante a propria immagine e non il contrario. Il Napoli arrivava a questa partita consapevole di essere una delle squadre che giocava il calcio migliore, di fronte aveva una compagine che invece traeva la sua forza solo ed unicamente dai risultati, il modo con cui li aveva ottenuti era solo un dettaglio. L’intensità messa subito in campo dagli azzurri ha fatto immediatamente la differenza. Un gol dopo nemmeno tre minuti e prima che finisse il prima tempo anche il vantaggio numerico dovuto all’espulsione di Nagatomo.  Mancini si lamenterà di questo handicap numerico ma nei fatti il Napoli ha meritato il risultato anche dopo i due pali in meno di un minuto colpiti nel finale dall’Inter. I nerazzurri hanno approfittato del calo fisico degli azzurri stremati da un pressing estenuante. 

    Piero Ciampi - Ha tutte le carte in regola (per essere un artista)

    “ha un carattere melanconico, beve come un irlandese, se incontra un disperato non chiede spiegazioni, divide la sua cena con pittori ciechi e giocatori sfortunati…”

    Il Pipita stasera, per l’ennesima volta, specialmente in questa stagione, ha dimostrato di essere di un altro pianeta calcistico. Gioca col diavolo in corpo, con uno sguardo che intimorisce anche i compagni di squadra. La sua espressione compiaciuta dopo il secondo gol descrive chiaramente cosa significhi conoscere le proprie capacità e gestirle al meglio. Nel dopo partita Sarri dirà che deve diventare ancora più cattivo, ma sarà l’atmosfera natalizia, saranno le sue prestazioni, a noi per ora va bene anche così. La sua doppietta ci porta in cima al campionato, quando nessuno a inizio stagione avrebbe immaginato una così grande prova di forza da parte di tutti gli azzurri.

    Pino Daniele - Notte che se ne va

    “notte e chi s’arrecrea …Il tempo di calmarsi, di realizzare quanto abbiamo tremato e ci siamo emozionati per quelli la che corrono dietro ad un pallone. Il tempo di calmarsi, dicevamo, che era già notte inoltrata. Una partita andata ben oltre i canonici novanta minuti. Al termine di partite come queste penso a quanto mi perderei della sfera delle emozioni se non avessi il calcio ad arricchirle. Una notte che porta con se i pensieri di quanto il Napoli e Napoli possano dare, quanti di Napoli stanno andando via, ma quanto ancora possiamo tenerli vivi rendendo questo posto, questa città e questa squadra un esempio positivo. Come stasera. 

    #forzanapolisempre

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