La Playnapolist di Napoli-Fiorentina

Una sinfonia azzurra in cui spiccano le note dei Talking Heads e degli U2
  • di Raffaele Calvanese

    Al San Paolo va in scena la partita più importante della giornata calcistica odierna, non tanto per la classifica, ma perché si sfidano le due squadre che al momento senza nessun dubbio esprimono il miglior calcio in Italia. Due allenatori di classe diversa, uno giovane ed uno esperto ma che hanno lo stesso credo: il bel calcio. I ragazzi di Sarri si prendono i 3 punti, si prendono una bella soddisfazione ma soprattutto battono i loro avversari più pericolosi: loro stessi. Spesso infatti il San Paolo è stato un ostacolo in partite come questa ad alta tensione, oggi no, oggi con la rabbia agonistica che serviva ci siamo presi ciò che ci spettava. Usciamo dal campo con una consapevolezza della nostra forza che è la vittoria più importante.

    Burning down the House - Talking Heads 

    Cornice da urlo allo Stadio San Paolo, cornice che rischiava di rimanere senza quadro data la settimana di polemiche, tutt’altro che concluse, relativamente al futuro del matrimonio tra il Napoli e lo stadio di Napoli. De Magistris e De Laurentiis hanno giocato una partita nella partita rendendo la settimana di avvicinamento al big match ancora più ricca di colpi di scena dei 90 minuti di gioco. Gli azzurri continueranno a giocare al San Paolo? Se sì, in che tipo di stadio? Una cosa è certa, un impianto del genere nelle condizioni in cui versa non può non essere ristrutturato. Una ristrutturazione per tornare ad essere protagonista insieme alla squadra del presente e del futuro di un calcio che è profondamente cambiato. Intorno c’è una città, un quartiere e una società che non sono ancora tutte sintonizzate sulla stessa lunghezza d’onda, basta ricordare le scene del consiglio comunale relative ai biglietti gratis per lo stadio. Chi vivrà vedrà, o per meglio dire, tiferà.

    I will follow - U2

    Pronti, via. Pronti, via. Pronti via. La partita non parte. O meglio la partita parte ma le squadre restano copertissime. Il gioco fatica a decollare non per mancanza di volontà ma per la meticolosa applicazione delle rispettive fasi difensive. Il Napoli ci mette più di venti minuti a guadagnare terreno e a salire, intanto la Fiorentina con Kalinic mette paura dalle parti del sempre santissimo Reina. I calciatori viola sembrano incollati a quelli azzurri. Lo spazio è davvero poco e il risultato rimane bloccato per tutti i primi 45 minuti.

    Turn - Travis 

    Insigne croce e delizia, ultimamente delizia senza se e senza ma, ma soprattutto senza rinunciare ai suoi tiri “a giro”. Con una partita bloccata e con delle marcature così aggressive sapevamo che serviva un guizzo per risolverla, quantomeno per sbloccarla. Ed il guizzo è arrivato, manco a dirlo, dal solito Insigne con uno dei suoi amatissimi tiri a rientrare, ultimamente sempre più letali. Ce lo godiamo così, in barba alle polemiche per la mancata presenza in nazionale. Ce lo difendiamo, cerchiamo di combattere con tutte le nostre forze il vecchio adagio secondo cui nessuno sarebbe profeta nella propria patria. 

    Piccola canzone per K - 24 Grana 

    La Fiorentina è una signora squadra. Kalinic un signor attaccante. I viola al San Paolo non hanno sfigurato, anzi. La partita è stata una vera e propria sfida al vertice. Sono le due squadre che giocano meglio al pallone fino ad ora. Un vero orgoglio per il calcio italiano. Il confronto tra due allenatori, uno vecchia scuola ed uno dei più promettenti tra i giovani che però giocano probabilmente lo stesso tipo di calcio, due strade diverse per arrivare allo stesso luogo: la terra del bel gioco, quello che poi porta anche i risultati. Oggi è arrivato prima il Napoli di Sarri e per il campionato è un bel segnale.

    It’s a long way to the top (if you wanna rock’n’roll) - AC/DC

    La strada verso la testa è lunga, ma noi ci siamo, un passo alla volta, tutti fatti nel modo giusto, nella direzione corretta. Contro la Fiorentina l’ennesima conferma della solidità di una squadra che cresce partita dopo partita. La vetta è lì a portata di mano, anche se ancora non afferrata, ma la cosa che davvero conta è che noi siamo dove siamo senza ansia. La tranquillità di avere i numeri e i colpi per poter camminare col nostro passo. Battiamo l’avversario più importante, noi stessi. Tutto questo significa oggi la vittoria contro la Fiorentina.

    Forza Napoli sempre.

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