I 60 anni di Salvatore Bagni

"Non ho mai abbandonato Maradona"
  • di Adriano Stabile

     

    Salvatore Bagni è un uomo entusiasta della vita e appassionato di calcio, che guarda negli stadi di tutta Europa e gioca ancora con gusto tra amici. In occasione dei suoi 60 anni, che compie oggi, si è raccontato in esclusiva per Il Posticipo: dall’amore per la sua terra, al legame con le sue squadre (soprattutto il Napoli), l’amicizia con Maradona, fino ai litigi e a quel gesto la cui eredità ancora oggi pesa nella rivalità tra Roma e Napoli.

    Tanti auguri Salvatore Bagni, come si appresta a festeggiare i suoi 60 anni? «Starò in famiglia, i miei compleanni li festeggio tranquillamente. I grandi festeggiamenti li riservo ai compleanni dei figli o dei nipoti». Lei per lavoro gira molto il mondo.

    Qual è il suo legame con l’Emilia, la sua terra natia? «A Correggio, il paese dove sono nato, ho i miei fratelli e i miei amici. Sono legato alla mia terra. Ci torno spesso anche grazie al lavoro: tanti grandi club si trovano al nord e, andando a Bergamo, Torino, Milano o Verona, faccio in modo di passare sempre per Correggio. Dopo l’addio al calcio professionistico ho giocato per 20 anni nella squadra amatori del mio paese, con gli amici d’infanzia».

    Non lo sapevamo: quindi la sua carriera è continuata ben oltre il suo addio all’Avellino nel 1989. «Ho continuato a giocare tutte le domeniche da quando ho smesso fino a 54-55 anni. Poi loro sono invecchiati, hanno avuto qualche acciacco e non hanno voluto più giocare. Io invece continuo perché mi diverto. Dico sempre: al primo infortunio smetto».

    Continua a leggere su IlPosticipo.it

    Condividi questo post