Napoli-Genoa, in campo anche Dzemaili e Pandev: due ex dal destino parallelo

Nel match contro i Grifoni ci sarà una nota amarcord grazie a Blerim e Goran, protagonisti di stagioni che hanno lasciato il segno nel cuore di noi tifosi
  • [Foto: sscnapoli.it]

    di Francesco Bruno

    A pensarci bene sembra che siano ancora in panchina, pronti ad entrare a ripresa iniziata. Napoli-Genoa sarà anche la partita di Blerim Dzemaili e Goran Pandev, due ex precari di lusso nella domenica al San Paolo. Storie parallele di due calciatori che, come si dice in questi casi, hanno dato tanto al Napoli, ma anche ricevuto molto dalla loro esperienza in maglia azzurra. Un flashback su tutti. Quella notte di maggio di quasi quattro anni fa, quella dell'autobus scoperto tra due ali di folla per le strade della città, a festeggiare una coppa che dalle nostre parti mancava da più di vent’anni.

    Su quel pullman c’erano anche loro. Blerim, come Goran, era arrivato in riva al Golfo nell’estate del 2011. Nel percorso di crescita del Napoli di Mazzarri era giunto il momento di innestare a centrocampo qualcuno dai piedi un po’ più buoni. E lo svizzero quelle qualità le aveva, qualità fisiche e mentali per ricoprire il ruolo di giocatore universale utilizzabile in qualsiasi contesto tattico. Goran era l'uomo del triplete, arrivato a Napoli per innalzare il tasso tecnico di una squadra che aveva voglia di crescere. Si sarebbe ritagliato il ruolo di terzo attaccante, un quasi quarto tenore accanto a Cavani, Lavezzi ed Hamsik. “Napoli è stata per me il posto giusto al momento giusto”, dirà più volte. Anche lui entrerà nel cuore dei napoletani, pur non essendo un titolarissimo.

    Per uno strano scherzo del caso i loro destini, una volta giunti a Napoli, si sono intrecciati. Entrambi riserve di lusso e dai piedi buoni in un Napoli fondamentalmente muscolare costruito sul gioco dei tre tenori. Entrambi al Galatasaray, dopo un triennio in maglia azzurra. Entrambi al Genoa, dopo una stagione non certo indimenticabile in Turchia. Entrambi in campo dal primo minuto domenica al San Paolo. Li riabbracceremo con piacere, come si farebbe con due vecchi amici. In fondo, la nostra storia recente è in parte anche la loro.

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