E nella notte della goduria la Juve si gufò da sola

L’ALBERO DEI GUFI. Magari la prossima volta sarà il caso di allanzarsi di meno, vero juventini? Ecco la cronologia di un boomerang bianconero che ha moltiplicato la magìa della Supercoppa
  • di Lucio Fava del Piano

    Vincere una partita, di per sé, è sempre una goduria. Vincere una partita contro la Juve, di per sé, è sempre una grande goduria. Vincere una partita contro la Juve e alzarle la coppa in faccia, di per sé, è sempre un’immensa goduria. Vincere una partita in questo modo contro la Juve e alzarle la coppa in faccia è una goduria per la quale non sono ancora stati inventati aggettivi adatti.

    Faccio questa premessa perché dopo la notte (sì, vabbè, era tardo  pomeriggio, ma a me è sembrato che la partita sia finita a notte fonda) della Supercoppa non ci sarebbe tanto da pensare ai gufi. Però qualche puntino sulle i è il caso di metterlo…

    A cominciare dalla Juve. Sì, proprio la Juve, quella che ha finito con Agnelli sprofondato in poltrona, Marotta che si strappava i capelli che non ha, Nedved che si copriva la faccia perché nessuno osa toccare i suoi capelli, neanche lui stesso… Ebbene, quella Juve lì aveva avuto un approccio alla partita, diciamo così, non particolarmente scaramantico.

    Twit dall’account ufficiale dei bianconeri, domenica: foto della Supercoppa e messaggio “Andiamo a prendercela!”. Non contenti, lunedì, a poche ore dalla partita: “Fra poche ore ripercorreremo questo tunnel con un solo obiettivo: portarci a casa la #SupercoppaTim!”. Magari la prossima volta potrebbero twittare “forse, forse possiamo provare a fare un discreto risultatino” e vedere se va meglio…

    Ma che dalle parti juventine fossero convinti di aver già vinto è cosa che va oltre i muri di Vinovo. Maurizio Crosetti di Repubblica, giornalista che personalmente apprezzo molto, nonostante la sua juventinità, sempre lunedì ci faceva sapere che “la Juve vince largo e facile”. Altri commentatori si erano invece tenuti più prudenti, tutti segnalando la superiorità indiscussa della Juve, ma lasciando in generale qualche spazio al fattore Benitez, uno che qualche finale di coppa in vita sua pure l’ha vinta.

    Tra i tanti, merita però una menzione particolare Pierluigi Pardo, che con lungimiranza aveva detto che “Higuain è l’uomo delle grandi partite, nella grande serata può fare la differenza”.

    E’ Natale e siamo tutti più buoni, e citare per una volta un anti-gufo può anche far piacere. Soprattutto dopo una partita così…

    Buone feste a tutti.

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