Don Ciro e la Fiorentina

Extravascio, il nostro guardaporte dice la sua sul pareggio del Napoli e pensa già al Chievo (citando Sergio Caputo)
  • di Manfredi "Freddy" Adams

    Prima di parlare della partita Fiorentina–Napoli è giusto e doveroso archiviare la Coppa Uefa con qualche analisi della situazione. La volta scorsa ci lasciammo con questo interrogativo: <<Ma l’uscita dalla Coppa europea è proprio uno svantaggio?>>. Forse no, saremo concentrati unicamente sul campionato, si potrà lavorare su un unico obbiettivo e considerato che “Sarri Potter” ha fatto giocare quasi sempre gli stessi giocatori, qualche energia fisica e mentale in più a marzo ed aprile servono come il pane. L’interrogativo di oggi invece è se le ultime 4 partite, striscia mai verificatasi quest’anno senza una vittoria, lasceranno il segno su alcune certezze acquisite nei primi 200 giorni di questo spettacolare anno calcistico. Ci sarà un contraccolpo psicologico? Se vincere aiuta a vincere, non vincere toglie qualcosa alla spensieratezza e all’allegria del gruppo (e dell’ambiente)? Oppure è un calo fisico? Se analizziamo le partite contro gli innominabili ed il Milan, abbiamo costruito gioco e corso per 90 minuti. Se analizziamo il turno di Coppa, fra andata e ritorno abbiamo subito due gol evitabilissimi su altrettanti tiri e confezionato una decina di occasioni da gol. Nunn’avimmo signato tanto a febbraio ma è vero pure che avimmo sempe fatto ‘na vrancata ‘e golle: “È un periodo che ci gira ‘osì!”, dice il toscano di Bagnoli, e allora vedimmo d’ ‘o fa girà ‘e n’ata manera! In questi giorni ne ho sentite tante, troppe… Comme se po’ criticà ‘na squadra che ha sempre e comunque meritato più di quello che ha raccolto, in ognuna di queste ultime quattro partite? E mica abbiamo giocato contro gli ultimi arrivati. A ffinale non mi pare né un calo fisico né psicologico, ma ci sta girando “’osì”. A Napule dicimmo ca nc’è mancato nu poco ‘e ciorta. Deviazioni, spizzate, cross sbagliati… Si, pecché quanno vide ca ll’ate teneno ‘o mazzo di fare nu tiro-nu gol, accummience a dicere “È ‘o vero, mò ci credo!”. Sciò-sciò ciucciuvè!!...

    M’arraccumànno… sempre vicini alla squadra! Ricordo a me e pure a vvuie che nun ce avimma mai scurdà che questi guaglioni stanno facenno cose straordinarie ca nesciuno quest’anno, ne-sciu-no, nemmeno nei suonni più azzurri, aveva luntanamente suspirato. Il vero tifoso, come un padre di famiglia o un fratello o addirittura un amico fidato, è nei momenti difficili che deve stare vicino, confortare e sostenere chi ne ha bisogno. Lassammo stà discorsi presidenziali sennò cadiamo nel trappolone della disunità: mò nunn’è mumento! Tutta ‘sta sapienza manageriale doveva uscire qualche lustro fa, dopo il fallimento, quanno ‘o Napule aveva bisogno di gente preparata e con mezzi economici importanti. Tenimmece stritto a De Laurentiis! Chi critica farà anche bene, se si fa per amore, ma non porta alternative danarosa alla base. E all’orizzonte non ce stà nisciuno…

    Ieri sera c’era la partita a Firenze, dopo l’avanzamento della Roma in campionato e la solita vittoria degli innominabili. Una partita intensissima, è stata molto tirata, gran ritmo che leva ogni dubbio sulla tenuta atletica (il Napoli ha finito meglio della Viola). Forse i nostri guaglioni sono scesi in campo troppo preoccupati, c’è voluto tutto un primo tempo per recuperare l’intensità e la compattezza di squadra, anche se qualche elemento si è dimostrato paricchio muscio nell’approccio alla gara. Bisogna pure dire però che in partite così belle, più che condannare, bisogna dare merito alle squadre che cercano, con il gioco, di mettere in difficoltà l’avversario, anche se qualche errore di troppo ci poteva costare la capitolazione. Per una volta il mazzo è stato dalla nostra parte e, addò nun c’è arrivato Pepiciello Reina, hanno pigliato ‘e pale! Ma tutto ‘o burdello, ‘sta Fiorentina è durata una mezz’oretta. Due pali, grandi aperture di gioco sulle fasce, ma occasioni nitide zero. Poi noi ci siamo ripresi e siamo usciti alla distanza. 

    Archiviamo un mese di febbraio molto pesante e complicato per le certezze del Napoli. Voltiamo pagina e guardammo fiduciosi al futuro, penzammo positivo guagliù! Abbiamo una partita a settimana adesso, e tutto ‘o tiempo pe’ recuperà forze e  fiducia, soprattutto dopo essere usciti indenni dal Franchi di Firenze ma soprattutto per aver messo paura alla Fiorentina. Certo, paura! il migliore in campo è stato il loro portiere che ha fatto un doppio intervento  decisivo sugli “ex Real” Callejon e Higuain. Poteva essere la loro resa perché nel finale hanno dimostrato di non avere più esplosività nelle gambe e idee nel cervello. Infatti il loro portierone ha pure negato la gioia del gol a Lorenzuccio a tempo scaduto, peccato perché ci poteva scappare pure la dedica al rapinatore di Rolex…

    Pareggio giusto, dai. Positivo mantenere ancora un certo distacco dalle terze ed avere davanti il traguardo a tre punti. Sognare non costa nulla e perché non coltivarlo questo sogno che, ripeto, ad inizio campionato non era nemmeno lontanamente immaginato. Forza Napoli!! Sono sicuro che questa partita ci darà nuova linfa! E mò pensiamo alla prossima (je ce stongo penzanno già da un po’, veramente perché andrò a sostenere il nostro Napoli al San Paolo), non sarà un sabato qualunque quando il sabato è Napoletano e allo stadio. Il peggio sembra essere passato!

    Condividi questo post