Il Pagellone di Verona-Napoli

I partenopei dominano in terra scaligera, come neanche nei sogni più audaci i tifosi azzurri speravano. E si sblocca anche Insigne, come predetto dal nostro pronosticone
[Foto: parmapartenopea.it]

Un Napoli che va a Verona da grande squadra, resiste bene nei moementi migliori del Verona (i primi quarto d'ora dei due tempi) e che regala il sogno di un gol di un napoletano purosangue che chiude la partita. Proprio come avevano pronosticato tutti gli extrabloggers

Francesco Albanese
Rafael 7, Maggio 7,5 Fernandez 6,5 Albiol 6,5 Armero 6, Dzemaili 7 Inler 6, Callejon 6,5 Pandev 5,5 Mertens 7,5, Higuain 6.
Insigne 7, Radosevic sv,  Britos sv.
Benitez 7.
Il Napoli passa d'autorità contro un Verona che si conferma temibile. Menzione speciale per Mertens sempre più uomo della provvidenza. Stavolta funzionano pure i gregari. Maggio, Dzemaili e Rafael su tutti si calano a meraviglia nella battaglia del Bentegodi. Benitez ha ragione a dire che siamo al 76%, questo gruppo ha ancora enormi margini di miglioramento. Il punteggio è rotondo, ma gli azzurri potevano e dovevano chiuderla prima. Infine Lorenzo: abbiamo aspettato tanto, ne è valsa la pena.
 
Domenico Zaccaria
Rafael 6.5; Maggio 7.5, Albiol 6.5, Fernandez 6, Armero 6; Inler 5, Dzemaili 7; Mertens 7, Pandev 5.5, Callejon 6; Higuain
Insigne 7, Britos e Radosevic sv.
Benitez 7.
Vittoria pesante, e non solo perché a Verona non aveva mai vinto nessuno. Questo 3-0 restituisce alla causa azzurra due giocatori, Maggio e Insigne, che sembravano ormai persi. Mertens è ormai una certezza, cosí come Rafael. Male solo Inler. 
 
Tania Sollazzo
Rafael 7, Raul Albiol 6,5, Fernandez 6,5, Maggio 7,5, Inler 6, Armero 6,5, Dzemaili 7, Callejon 6,5, Higuain 6, Mertens 7
Insigne 7, Radosevic 6, Britos sv
Benitez 7,5
Bentornato Maggio, perché come dice Jovanotti 'a Maggio il mondo è bello e invitante di colori' e il colore è uno solo, l'azzurro! Bravi ragazzi è la partita dei grandi che tornano a sorridere: Maggio, Dzemaili e Insigne! Ottimo segno considerando che abbiamo giocato senza Hamsik, Marekiaro fai con calma, riprenditi tranquillo, la squadra c'è! Avanti Napoli!
 
Alessandro De Simone
Rafael 6,5, Maggio 7,5, Raul Albiol 6,5, Fernandez 6,5, Dzemaili 7, Inler 5, Callejon 6,5, Pandev 5, Mertens 7,5, Higuain 6,5
Insigne 7. Radosevic s.v., Britos s.v.
Benitez 7,5
Napoli solido e cinico che riesce a colpire con i suoi uomini di maggiore classe e ritrova un giocatore fondamentale come Maggio. Squadra vera che pensa al risultato al di là dei fronzoli e che chiude il girone d'andata con un record di punti che fa onore alla professionalità di Rafa Benitez, allenatore che ha dato agli azzurri una dimensione e una mentalità vincente da coltivare con pazienza e raziocinio. Con l'inserimento di due top player a centrocampo e in difesa e una buona riserva per il Pipita possiamo raggiungere traguardi importanti già da quest'anno. Le coppe, in fondo, arredano bene.
 
Boris Sollazzo
Rafael 7, Maggio 7,5, Raul Albiol 6, Fernandez 6, Armero 6, Inler 5, Dzemaili 7, Callejón 6,5, Pandev 5,5, Mertens 7,5, Higuain 6
Insigne 7, Radosevic s.v., Britos s.v.
Benitez 7
Antonio De Luca e Caterina 8 (nella formazione dei tifosi, sul divano di Tania, il neoacquisto Antonio piazza la giocata da campione, la solita Caterina si dimostra amuleto da vittoria con tre gol di scarto, è lei la nostra top player)
Che bella notizia Maggio che torna un leone, soprattutto in difesa per poi piazzare l'assist fondamentale dello 0-2. Mertens ormai non fa più notizia: non sbaglia un passaggio, si inventa una rete da cineteca e anche oggi prende la squadra sulle sue spalle e la porta alla vittoria facendo partire anche l'azione del raddoppio. Tanto che Higuain deve solo fare il lavoro sporco, di movimento e d'appoggio, comunque sempre preziosissimo ed è sfortunato quando il Rafael sbagliato gli nega la soddisfazione personale. Persino Pandev che sbaglia due rigori in movimento viene perdonato. Dietro continua l'incantesimo Rafael, quello giusto: i 240 minuti di imbattibilità li bagna con una prodezza sull'unica occasione lasciata a Toni. Dzemaili merita la gioia della terza realizzazione: a centrocampo c'è solo lui.
Che goduria il 2-0 di Lorenzo Insigne: il fenomeno partenopeo oggi fa tutte le cose semplici e le fa bene, compresa la girata a rete. Sono questi i tiri a giro che ci piacciono, tanto che con un siluro provoca anche il gol di Blerim.
Il Napoli gira a 42 punti, nello stadio più difficile da espugnare e lo fa con una prestazione maiuscola e matura. E, cosa ancora più importante, senza Reina, Behrami, Zuniga e Hamsik. Gennaio ci dirà se siamo davvero una grandissima squadra.
 
Errico Novi
Rafael 7; Maggio 7,5 Fernandez 6 Albiol 7 Armero 6; Dzemaili 6 Inler 5,5; Callejon 7 Pandev 6 Mertens 7; Higuain 6,5; Insigne 7; Radosevic 6; Britos sv;
Benitez 7.
Ve lo ricordate il Napoli del secondo scudetto? Non giocava sempre benissimo, anzi. Però aveva la vera cazzimma delle grandi squadre. Un Essere Soprannaturale e attorno a Lui una pattuglia di fuoriclasse che decideva con olimpica puntualità partite anche bruttine. Questo Napoli qui ha la stessa forza di far valere la superiore classe dei suoi uomini d'oro e non è brutto mai, anche quando incappa in iniziali difficoltà. Ci fosse Lui, saremmo più forti del Barcellona, ma pur senza l'apporto del Sovrannaturale offriamo spettacoli imperdibili. La cazzimma del Napoli 89-90 si ritrova in quello attuale per l'abisso in cui lascia sprofondare l'odiata Verona, tutta eccitata dal sogno del grande sgambetto. La facciamo sfogare e poi la riduciamo in polpette. Esemplare e meravigliosamente cazzimmoso, appunto. Come quel l'altro Napoli lì.
P.s. Se proprio si deve parlare dei singoli parliamo del meraviglioso Christian Maggio, che trova nelle tante offese da ricacciare in gola ai veronesi lo sprone per gettare il cuore oltre gli anni che passano. Quando urla a Mertens di dargli palla mentre arriva da dietro ricorda Bruscolotti. Non perché Peppe facesse spesso queste cose, ma perché è da grande capitano prendersi la briga di condurre la squadra verso il sigillo decisivo, dettare ai compagni il passaggio e l'ultimo sforzo.
Non dimenticheremo, Christian.

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