Il pagellone di Napoli-Torino

Quest'anno è così. L'impresa è aver vinto in rimonta, contro un Torino volenteroso, ben messo in campo ma non irresistibile. Si sblocca Lorenzo Insigne, migliore in campo con una rete e un assist
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    Rafael 5,5, Maggio 6, Koulibaly 7, Raul Albiol 5,5, Zuniga 6,5, Inler 6, Gargano 6,5, Callejòn 7 , Michu 5,5, Insigne 7,5, Higuain 5

    David Lopez 6, Mertens 5,5, Mesto sv

    Benitez 6,5

    (Francesco Albanese, Tania Sollazzo, Dario Bevilacqua, Boris Sollazzo)

    Tre vittorie in una settimana. Non sappiamo ancora come abbiamo fatto. Anzi, lo sappiamo bene: contro Sassulo, Slovan e Torino poteva vincere anche il Napoli Primavera. Scherzi a parte, la buona notizia è che i risultati, con tanta, troppa sofferenza, arrivano nonostante i difetti tardino a sparire. Imbarazzante, come sempre, Rafael: sul tiro di Quagliarella bastava lo scatto di reni del Garella attuale per vanificare il bel gesto tecnico dell'ex più antipatico del pianeta, negli ultimi minuti ci regala un'uscita horror. Michu a Napoli non è mai arrivato, molti sostengono che sia Henrique fuori ruolo. Persino la sua traversa è un errore e non un'occasione mancata: guadagna un voto per aver fatto partire l'azione del palo di Insigne e dei due tiri pieni di sufficienza del Pipita a porta vuota e poi lanciando Lorenzinho verso Gillet. Ma è impalbabile per il resto della partita e incapace di giocare con i due piedi. Il nostro numero 24 è di sicuro il migliore in campo: sbaglia due gol fatti, ma poi tira fuori la cazzimma con un colpo di testa (sì, avete letto bene) a 200 km orari e di una precisione degna del miglior Careca (a proposito, auguri al nostro Antonio). Poi piange, si asciuga le lacrime e confeziona un assist al bacio per la rete rocambolesca di Callejòn, che finalmente sembra essere tornato quello di un tempo, anche quando non è davanti alla porta.
    Gargano continua a essere l'anima di questa squadra, Koulibaly ormai sembra Thuram, quando sbaglia lo fa per troppa generosità. Non male per un giovanissimo che gioca con un portiere volante e un compagno di reparto che è in coma vigile.

    Maggio azzecca un cross, per Michu, e questa è già una notizia. Corre e sulla catena di destra si difende. Zuniga è attento dietro e abbastanza propositivo e lucido davanti e, soprattutto, mette la palla sulla testa di Insigne, cosa che ha i connotati del miracolo. Inler, nonostante i suoi demenziali colpi di testa all'indietro, guadagna la sufficienza per un lavoro oscuro e volenteroso, David Lopez entra, non fa danni e come uno scolaro al penultimo banco riesce per questo a portare a casa il solito sei stiracchiato. La nota dolente, però, ormai è un Higuain in crisi quando gioca in campionato: sbaglia tutto, non ci mette neanche la consueta grinta e se oggi non avessimo portato a casa tre punti d'oro, avremmo dovuto dare la colpa a lui.

    Se in queste condizioni abbiamo 10 punti in sei partite, chissà cosa potremo fare quando e se torneranno tutti nella forma dello scorso anno. Vi lasciamo con questa speranza, sottolineando che per la prima volta in questo campionato vinciamo in rimonta. Il morale dovrebbe essere recuperato, il gioco è migliorato, la sfiga - vedi un sospetto rigore per i granata - forse ci sta abbandonando: siamo stati sfortunatissimi fino al 72', ma la caramabola di José Maria Callejòn potrebbe rappresentare un'inversione di tendenza della sorte.

    Forza Napoli sempre. E ora ritroviamoci durante la sosta e firmiamo l'esonero di Mazzarri!

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