Il pagellone di Napoli-Arsenal

Un Napoli da applausi si congeda dalla Champions a testa altissima. Dalle lacrime del Pipita può nascere una nuova squadra. Meritano tutti un dieci in pagella
  • the guardian

    Rafael 10; Maggio 10 Fernandez 10 Albiol 10 Armero 10; Behrami 10 Dzemaili 10; Mertens 10 Pandev 10 (Insigne 10) Callejon 10; Higuain 10; Benitez 10. 

    Errico Novi - La rabbia per come è finita stasera deve diventare orgoglio e fame di vittoria in campionato. Perché abbiamo dimostrato a noi stessi che possiamo mettere sotto una delle migliori squadre del mondo, e perché uscire con 12 punti dopo una notte così è un'ingiustizia che va vendicata. D'ora in poi quando ci troveremo contro l'Inter, o la Juve, o la Roma dovremo ricordarci che noi abbiamo battuto l'Arsenal, e il Borussia, e che non siamo agli ottavi di Champions per tre minuti e un gol. Stavolta non facciamo errori di equilibrio, siamo aggressivi senza lasciare mai occasioni all'Arsenal, a parte il tiro di Giroud respinto da un redivivo Rafael. Da comprendere l'atteggiamento di quei cinque minuti di illusoria melina: ha prevalso la paura di sciupare il miracolo di Marsiglia con un contropiede regalato ai gunners. Ma era prevedibile che il Borussia chiudesse la pratica a fine gara, in modo da togliere a noi le motivazioni per cercare di fare più gol. In una notte in cui tutti hanno fatto il loro dovere e meritano in pieno la standing ovation finale del San Paolo, c'è un dettaglio tecnico che entrerà nelle antologie universali del calcio: il triplo movimento con cui Higuain realizza il gol. È impressionante la rapidità con cui si apre lo spazio dopo lo stop, prima del tiro, una magia degna di Pelè, Puskas, Di Stefano. Diego è fuori concorso ma avrebbe pianto le stesse lacrime di Gonzalo.
    Avanti Napoli.

    Alessandro De Simone - Ricordiamoci che non siamo solo tifosi del Napoli ma che prima di tutto siamo napoletani, e questa squadra oggi ci ha ricordato cosa vuol dire essere napoletani. Vuol dire soffrire, sognare, amare. E poi amare, sognare e soffrire un'altra volta: per questo dobbiamo ringraziare Higuain che piange a fine partita, Behrami che ha lottato fino all'ultima palla e Benitez che è diventato più napoletano di noi. Se poi qualcuno preferisce la Tour Eiffel o la Madunina sono affari suoi.

    Boris Sollazzo - Grazie Napoli, perché il sogno ce lo hai regalato lo stesso, con una partita eroica, tatticamente e tecnicamente. Grazie ragazzi perché il vostro impegno e la vostra capacità di concentrazione ha dimostrato che siamo una squadra che può battere chiunque, sempre e comunque. Grazie azzurri perché oggi non vorrei essere del Milan, passato con 7 ridicoli punti, ma sono fiero di essere partenopeo e di avere subito l'ennesima ingiustizia della nostra storia. Questa eliminazione sarà l'inizio di un grande ciclo. E quindi grazie Rafa Benitez.

    Francesco Albanese - Piangi Pipita e noi con te. Ora caricati sulle spalle i compagni e spacca tutto. A cominciare dall'Inter. Diciamolo a bassa voce, ma forse contro l'Arsenal è nato il Napoli di Rafa Benitez.

    Tania Sollazzo - Volevo 11 leoni e li ho visti, volevo la grande impresa e l'ho avuta... Con orgoglio e a testa alta vi ringrazio... Grazie ragazzi, grazie per tutto questo!!! Meritate tutti un 10, meritate gli applausi e sentitevi orgogliosi come tutta Napoli lo è di voi! GRAZIE NAPOLI, IO FESTEGGIO!!!

    Domenico Zaccaria - Grazie Napoli perché vinci quando lo meriti, e perdi anche quando non lo meriti. Grazie Pipita per quelle lacrime, che sono le nostre lacrime. Grazie al pubblico del San Paolo, perché gli applausi a fine partita sono il giusto tributo a questi ragazzi che hanno tenuto alto il nostro nome in Europa. 

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