Il tesoro di San Gennaro (a Roma)

In mostra nella capitale uno dei più straordinari patrimoni artistici della città di Napoli.
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    di Elena Albanese

    Fino al 16 febbraio 2014 avete la possibilità di ammirare lo splendore del tesoro di Napoli non solo nella Real Cappella del Tesoro o nel celebre film di Dino Risi "Operazione San Gennaro", ma dal vivo anche a Roma, a Palazzo Sciarra, che ospiterà la mostra sul Tesoro di San Gennaro. Un'occasione da non perdere per quanti sono interessati a immergersi nella storia e nella tradizione della città partenopea, tra devozione e superstizione.
    Organizzata dalla Fondazione Roma Museo, la mostra presenta settanta opere d'arte che per la prima volta si spostano fuori dalla Real Cappella del Tesoro di Napoli, dove sono custodite sin dal 1527 e protette da una Deputazione laica appositamente nominata, costituita ancora oggi come allora da dodici famiglie.
    Si inizia dal busto reliquiario, primo dono al santo da parte del re Carlo II d'Angiò, per giungere alla preziosissima Mitra, arricchita da 3694 pietre tra diamanti, rubini e smeraldi, passando per calici, candelabri, fino ad arrivare alla leggendaria Collana del Santo, composta da diversi gioielli lavorati insieme.
    Si passeggia dunque tra questi capolavori, immersi nella secolare tradizione orafa napoletana, circondati da fotografie di artigiani, cesellatori e "mettitori d'insieme" al lavoro nelle loro botteghe mentre producono oggetti sacri da donare al Santo.

    Nonostante infatti la città conti ben cinquantadue patroni, l'unico popolarmente riconosciuto come principale è "San Gennare":  né San Ciro né la Madonna al suo cospetto reggono il confronto... almeno così lasciavano intendere nel '77 il grande Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo Decaro nel celebre sketch de "la Smorfia"; e in effetti così è per i napoletani, un popolo che ha maturato un affetto e una devozione per il suo santo Patrono così profondi da essere considerati ormai elementi imprescindibili della tradizione partenopea.
    E se non ci credete fate un salto alla mostra per scoprirlo con i vostri occhi, o semplicemente per farvelo raccontare direttamente da tutti i napoletani che vi incontrerete!

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