Inler al Leicester-ufficiale: la sua (splendida) lettera d'addio. #GrazieGokhan

Goekhan lascia Napoli dopo 4 anni e lo annuncia persino prima dell'ufficializzazione da parte del Leicester che gli dedica ben cinque tweet. La sua lettera d'addio, che cita Napul' è, è strappalacrime. Ciao re leone
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di Boris Sollazzo

Sono le 13.32, sono appena finite le visite mediche di Goekhan Inler nella cittadina delle East Midlands che lo ospiterà per un triennio. E lui non ce la fa più. Chissà da quanto tempo ha pronta quella lettera. E la posta su twitter, laddove mostra il suo amore per Napoli più spesso. Con concorsi, retweet, parole dolcissime per la nostra città e anche momenti commoventi, come la foto dello stadio gremito, il 25 giugno, per ricordare Ciro. Dobbiamo essere sinceri, molti di noi aspettavano il momento della sua cessione con ansia, molti di noi sono rimasti insoddisfatti del suo rendimento (anche a causa di quella ipervalutazione e di quella presentazione con la maschera del re leone che bene non gli ha fatto), ma nessuno può mettere in dubbio il suo affetto per Napoli, il fatto che abbia sempre sudato e onorato la maglia, la genuina sofferenza e la sincera gioia con cui ha vissuto quattro anni di successi insieme a noi: se ne va avendo messo in bacheca una supercoppa italiana e due coppe Italia, e la seconda si deve molto a lui e a una partita eccellente in finale, così come la nostra penultima Champions vide un suo gol decisivo e un altro, a Londra con il Chelsea, che poteva esserlo.

Sono le 13.32 e l'avventura napoletana della nostra ultima guardia svizzera finisce. Arriverà, l'annuncio degli inglesi, alle 13.39, e l'addio affettuoso del Napoli giunge alle 13.50 con l'hashtag #graziegokhan.

Non ce ne voglia Inler, ma dei 13 gol segnati in 166 partite (tutti molto belli e spesso decisivi), il più bello è questa missiva, aperta a tutti i napoletani. Un atto d'amore, citando Pino Daniele. Da vero partenopeo.

"Cara Napoli, è difficile, tanto difficile dopo quattro anni... E allora ho pensato che forse è meglio salutarti così: chiedendo in prestito prima a zio Pino e poi a te, quello che la gente, la meravigliosa tua gente ti canta ogni volta come una promessa di amore eterno...". Inizia così la lettera di Inler ai suoi ex tifosi, semplice e commovente. E prosegue con le parole, le strofe di Napul' è. Sul suo account le troverete tutte, noi con gli occhi lucidi ve ne citiamo un paio.

"Napule è mille culure... Che io porterò ogni giorno nel cuore, nella mente e sulla pelle...". E poi ci dice che ha imparato ad amare le "mille paure", e che la voce de' criature gli ha rapito l'anima, che si è perso nel nostro mare e che che se è vero che "Napule è 'na carta sporca e nisciuno se ne importa e ognuno aspetta 'a ciorta"... per lui ovunque andrà "quella carta sarà con me... e anche io aspetterò 'a ciorta...". E se il mondo non sa la verità lui, orgogliosamente, la rivendica. "Io lo so... L'ho scoperta, l'ho amata, l'ho chiusa a chiave nel mio cuore".

E noi, Gokhan, chiudiamo a chiave nel nostro cuore te, le tue e nostre emozioni, i bei momenti insieme. Ringraziando Giuntoli che ti vende in tempo perché questo bel sentimento non si consumasse sull'altare di errori e sconfitte e rimanesse solo tutto il bello (e anche 6-7 milioni di euro per un 31enne all'ultimo anno di contratto, un regalo inaspettato del nostro re leone). Il colore della casacca, più scuro, è lo stesso e ti immaginiamo nel bere un caffé con un altro "straniero" che a Napoli ha lasciato il cuore, pur non avendo dato, come te, quanto avrebbe voluto: Claudio Ranieri. E che come te, forse ha pagato anche molte colpe altrui. Tiferemo per voi, e non solo per i bonus presenti nel tuo contratto di cessione. Tiferemo per voi perché chi dà il massimo con la nostra maglia, chi ci ama, noi non lo dimentichiamo. Mai.

Questo è il nostro #GrazieGokhan. Aspettiamo anche quello di voi lettori.

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