Higuaìn al Barça? Perché sì e perché no

Che cosa potrebbe spingere l'argentino in Catalogna e per quali motivi invece l'affare non si farà. Lo abbiamo chiesto ad un esperto di vicende blaugrana.
  • di Francesco Albanese

    Davvero Higuaìn interessa così tanto al Barcellona come “spara” Marca in prima pagina? Se stiamo alle parole del Pipita, ecco quanto riporta il virgolettato pubblicato dal quotidiano spagnolo As: “Non so nulla del Barcellona, in questo momento penso solo alla nazionale. Speriamo di rimanere in Brasile per molto tempo perché significherebbe che siamo arrivati lontano nel torneo”. Insomma un po' poco per ritenere il Pipita già a spasso per le Ramblas nella prossima stagione.

    In ogni caso la storia merita di essere approfondita.

    Ne abbiamo parlato con Francesco Canale, giornalista del portale ilcatenaccio.es che da anni vive e lavora a Barcellona. Da lui ci facciamo spiegare per quali ragioni il matrimonio tra Higuaìn e i catalani potrebbe o non potrebbe celebrarsi. Una premessa: il passato merengue non sarebbe visto come un ostacolo dalla piazza catalana. In fondo Higuaìn farebbe un percorso analogo a quello fatto da Luìs Enrique quando era un calciatore.

    Perché sì?

    • Il Barça è sulle tracce di un attaccante centrale ed Higuaìn è diverso dagli altri giocatori della rosa blaugrana. E' un giocatore che rispetto agli altri cerca più la profondità. Ha le caratteristiche che tanto piacciono al nuovo tecnico Luis Enrique che ama prime punte non statiche: è stato così anche durante la sua esperienza alla guida del Celta.

    • Messi conta tanto nello spogliatoio. Fu decisivo al tempo dell'acquisto di Fabregas ed ora vedrebbe di buon occhio l'arrivo di un connazionale che potrebbe aggiungersi a lui e a Mascherano.

    • Higuaìn è animato da una grande voglia di rivalsa nei confronti del Real Madrid con il quale non si è lasciato bene. I blancos non hanno creduto fino in fondo in lui preferendogli Cristiano Ronaldo e Benzema.

    Perché no?

    • Non è la prima scelta della dirigenza catalana. Zubizarreta e Luìs Enrique considerano Aguero e Reus più adatti al 4-3-3, soprattutto possono meglio agire nel ruolo di esterni d'attacco: specie Reus.

    • Il prezzo di Higuaìn è troppo elevato. Se è stata finora giudicata eccessiva la valutazione di Aguero (45 mln) e di Reus (35mln) a maggior ragione quella del Pipita non sembra alla portata del Barcellona e poi bisogna trattare con uno come De Laurentiis, un presidente non abituato a fare sconti.

    • A Barcellona Higuaìn rischierebbe di fare il dodicesimo (nel 4-3-3 che ha in testa Luìs Enrique il centravanti è sempre Messi). Gonzalo potrebbe dunque essere un lusso che a quelle cifre sarebbe difficile permettersi.

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