“Cari pessimisti, ora che il Napoli vi ha placato lasciatemi sfogare…”

Dicevano che la banda Benitez era bella e senz’anima, tecnica e senza “cazzimma”. Che Rafa non sa leggere le partite. Sarà bastata la notte con lo Swansea a rassicurarli? La “avvelenata” di un ottimista vendicativo
  • di Alessio Capone

    Quelli che… il Napoli è una squadra che si specchia, che non sa fare gol brutti. Una squadra incapace di lottare, di soffrire, di scardinare le difese e trovare spazi con le avversarie che si difendono. Una squadra di ballerine che non sa metterci la rabbia e la grinta necessarie per portare a casa una partita, anche in maniera sporca, poco limpida, con le unghie e con i denti. Una squadra bella e senz’anima, tecnica e senza “cazzimma”, pop e senza rock ’n’ roll. Quelli che Benitez è un immobilista che non sa leggere le partite, che fa sempre gli stessi cambi, che dovrà rendere conto a tutti delle sue scelte nella lista Uefa. Quelli che non ho ancora capito perché, nella loro vita, non hanno mai fatto un giro a Coverciano. Quelli che, probabilmente, se mettono insieme tre palleggi è miracolo.

    Quelli che è meglio se usciamo dall’Europa League, perché ci porta via energie per nulla, perché è uno spreco di forze a discapito del campionato. Quelli che se restiamo in Europa League, finisce che ci supera anche la Fiorentina, quelli che davanti è impossibile raggiungerli e dietro è probabile che ci prendano. Quelli che ancora devono digerire il caciucco di questi ultimi anni, quelli che “dai ragazzi uscite dalla provincia, su!”. Quelli che, probabilmente, nulla sanno del coefficiente Uefa e dell’importanza della vittoria di ieri sera in vista dei prossimi sorteggi. Quelli che, probabilmente, non si curano del fatto che mai avevamo passato il turno in Europa dopo la fase a gironi. Quelli che, sicuramente, ieri sera erano a casa disperati a consumarsi di preoccupazioni per le risorse buttate in vista del campionato, quelli che sono andati a casa mogi, perché quando parlano lo fanno a ragion veduta e sono coerenti. Quindi tristi ieri sera, tristissimi.

    Quelli che... Sosa, ascoltami, facciamo così: ogni volta che gioca il Napoli ti pago un ingresso alle terme, te le faccio girare tutte entro la fine della stagione, basta che la smetti di commentare le nostre partite, perché sembra tu abbia giocato in tutte le squadre d’Italia tranne la nostra, da come ti accanisci. Bagno turco e sauna: prova questa nuova “experiensia”.

    Quelli che mi fanno pagare il canone, poi sono in coda, mi sintonizzo per sentire un po’ di radiocronaca e scopro che c’è solo la diretta della Lazio dalla Bulgaria. Quindi hanno mandato un inviato in Bulgaria per trasmettere la diretta della loro Lazio contro una squadra che nemmeno quelli della Bulgaria sapevano esistesse e non sono riusciti a trovare nessuno disponibile a farsi un’ora scarsa di Freccia Rossa per seguire la partita di Napoli. Allora mi viene in mente Ambra Angiolini e penso “non è la Rai!”, e invece sì, cazzo, è proprio Rai Radio1. Voi aspettate che io cambi casa, poi vedete dove ve lo metto il canone. Questa è stata la vostra ultima “sciouns” (Cerqueti tu quoque!).

    A tutti voi, avevo dedicato la seconda parte di questo scritto, ma la redazione me lo ha censurato in toto, dopo averlo letto.     

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