Dieci motivi per rivalutare la sconfitta a Londra

Da Hamsik versione Ramsete XVII a Zapata buttafuori, proviamo a non deprimerci ripartendo dagli errori (e dagli orrori) dell’Emirates Stadium
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    di Boris Sollazzo

    1. Abbiamo capito il motivo per cui Rafa Benitez ha portato la squadra al British Museum. Senza essere visto voleva sostituire Britos con una mummia. Peccato che Pecchia, non capendo l'indicazione, ha messo Hamsik nella teca portandosi dietro Ramsete XVII, che ha giocato ieri tra Insigne e Callejòn. La prossima volta ce la farà: d'altronde uno che si chiama Miguel Angel sta meglio in un museo che su un campo di pallone.

     

    2. Oggi portatevi l'ombrello: secondo la Bibbia la contemporanea presenza in campo di Britos e Fernandez è uno dei primi segni dell'Apocalisse. Il fatto che non abbiano segnato un gol nella propria porta con un rinvio del primo sul fondoschiena dell'altro è il primo miracolo di Bergoglio e la seconda avvisaglia di una fine del mondo ormai prossima. Oggi, comunque, di sicuro pioveranno rane.

     

    3. Benitez si dimostra geniale. Roma e Inter non hanno le coppe? E lui reagisce non giocando le partite infrasettimanali, da quella con il Sassuolo a quella con l'Arsenal. I figuranti che sono scesi al posto dei giocatori veri sono stati bravissimi, ottimi imitatori da riutilizzare anche in futuro.

     

    4. Parliamoci chiaro, abbiamo perso solo a causa della scortesia degli inglesi. Tutti sanno che è tradizione italiana il quarto d'ora accademico. Ok, si era detto che si cominciava alle 20.45, ma sappiamo tutti come siamo noi di Napoli. Davamo per scontato che si cominciasse minimo alle 21. Quindi abbiamo pareggiato, visto che dalle 21 in poi parliamo di uno 0-0. Brutto, ma è pur sempre un pareggio.

     

    5. Zapata non prende un pallone neanche a gettarglielo addosso. Però fa tre falli in quattro minuti. Questo conferma che è stato preso perché al suo paese era un ottimo buttafuori e arrotondava come sosia di Zalayeta.

     

    6. Dal momento che non siamo scesi in campo, l'Arsenal non avrà nessun riferimento per il ritorno. Peccato per Mertens, che ha fatto l'unico tiro in porta. Così l'impronunciabile numero 1 della squadra inglese sa di chi non deve preoccuparsi.

     

    7. Lorenzo Insigne è un grande campione. Ma a torello è una pippa.

     

    8. Britos non è un giocatore di calcio. Ma magari a fare panini è un mago, basta trovargli la giusta collocazione.

     

    9. De Magistris vendici lo stadio. L'Emirates, però.

     

    10. Se Bigon è ancora in Inghilterra, segnalo che Gallas vive ancora nella perfida Albione. Svincolato, con Ignoffo potrebbe sostituire benissimo tutti i centrali partenopei. Non vale la pena fare un altro biglietto, carichiamolo sul charter di ritorno, passiamo per Messina e prendiamo anche il suo prossimo compagno di reparto.

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