“Conte convoca Insigne, è sicuro”. Così hanno incenerito Lorenzo

L’ALBERO DEI GUFI. Alla vigila di Fiorentina-Napoli (e delle scelte del ct) giornali locali e nazionali si erano scatenati. La Gazzetta aveva già messo Lorenzo in lista. E lo ha centrato. In pieno
  • di Lucio Fava del Piano

    “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si prende”, recita l’immortale adagio coniato da Giulio Andreotti. E oggi, poche ore dopo un intervento di ricostruzione del crociato anteriore che lo terrà fuori per buona parte del campionato, si fa fatica a non pensare che ad Insigne gliel’abbiano tirata.

    Ricordate il Bilbao? La sostituzione, i fischi, la valanga di critiche e inappellabili sentenze a mezzo stampa e piccolo schermo che ne seguirono...? Bene, tutto dimenticato nel giro di qualche partita...

    Già da qualche settimana i giudizi avevano cominciato a farsi meno severi, ma gli ultimi sette giorni, con gli occhi che ancora brillavano per le piroette del Magnifico contro la Roma e lo Young Boys, avevano segnato il cambio di passo definitivo.

    Così, alla vigilia della gara contro la Fiorentina e delle convocazioni di Conte per i prossimi impegni della nazionale, tutti hanno fatto a gara per pronosticare il ritorno di Insigne alla maglia azzurro-Italia.

    Citando a caso, per Carlo Laudisa della Gazzetta “continuando così, Insigne può solo tornare in azzurro”. Sulla stessa linea il Mattino e il Roma, secondo cui “nei pensieri del commissario tecnico della nazionale italiana Lorenzo Insigne c’è eccome”. Più cauti Pasquale Tina di Repubblica, che usa il condizionale per dire che “Insigne dovrebbe essere convocato”, e il Corriere del mezzogiorno (“pare che il ct Antonio Conte ci stia facendo un pensierino”).

    Definitiva, come sua abitudine, la Gazzetta che ha addirittura anticipato le scelte del ct, in attesa che Conte ratificasse quanto scritto sulle pagine rosa.

    Purtroppo l’ex allenatore della Juve non ha fatto in tempo e sappiamo tutti come sia andata a finire. Ma con un coro di osanna così, come altro poteva andare?

    In bocca al lupo, Lorenzo.

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